Lo scorso 23 aprile è iniziato il mese sacro del Ramadan che durerà fino al 24 maggio prossimo. I fedeli musulmani in Italia chiedono al governo misure che permettano la preghiera in gruppo, simili a quelle ipotizzate a favore dell'effettuazione di messe all'aperto.
L'UCOII, Unione delle comunità islamiche in Italia, ribadisce l'importanza di rispettare le disposizioni ministeriali, ma ha richiesto misure ad hoc per pregare.
"E' importante rispettare le disposizioni del governo, ma chiediamo fermamente che vengano messe a disposizione il prima possibile delle misure ad hoc che permettano ai fedeli di partecipare alle preghiere congregazionali in condizioni di sicurezza. Basta con questa vaghezza per i nostri fedeli che stanno vivendo il Ramadan in lutto" ha affermato il presidente dell'UCOII, Yassine Lafram.
"Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 Aprile 2020, esposto durante la conferenza stampa del Primo Ministro, prevede le misure di contenimento che verranno prese dal 4 Maggio, la cosiddetta “Fase 2”. Pertanto non sarà ancora possibile recarsi nei luoghi di culto per pregare, per questo motivo l’UCOII chiede dei protocolli che regolarizzino le preghiere nei centri di culto in tutta sicurezza, in applicazione di quanto già annunciato dal premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa" si può legge nella nota dell'UCOII.
"In ottemperanza dei nuovi dispositivi ministeriali, si esortano quindi i Presidenti e referenti delle Comunità islamiche italiane di tutta Italia a mantenere responsabilmente i centri di culto chiusi fino a nuove direttive da parte del governo. L’UCOII chiede che vengano applicate le disposizioni emergenziali che sono state comunicate a gennaio e che continuano ad essere valide" conclude la nota dell'UCOII.
In Arabia Saudita le autorità religiose hanno chiuso i due luoghi sacri dell'Islam, la Moschea del Profeta a Medina e la Grande Moschea della Mecca rimarranno chiuse durante il mese del Ramadan per arginare la diffusione del coronavirus Covid-19.
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