Prevedevano di far giungere in Italia fino a 5 milioni di mascherine dalla Cina con dicitura “servizi essenziali”, per ottenere lo svincolo diretto alla dogana ma era tutto falso. Sono stati fermati così quattro imprenditori cinesi che avevano messo in piedi una organizzazione per lo smercio illegale di mascherine in Italia. La Guardia di Finanza ne ha bloccate 400mila a Torino pronte per essere commercializzate.
I quattro imprenditori orientali avevano messo in piedi una serie di attività imprenditoriali “scatole vuote”, cioè prive di sedi legali e di sedi operative dove stoccare la merce in arrivo. 100mila mascherine, infatti, sono state rinvenute dalle Fiamme Gialle in un ristorante di Sushi di Orbassano, in provincia di Torino.
Mascherine date alla Protezione civile
Ora le mascherine verranno donate alla Protezione civile perché ne possa disporre per i suoi scopi a supporto dell’emergenza sanitaria. Lo sblocco immediato delle mascherine sequestrate lo si deve all’azione dei magistrati della Procura di Torino, che ne hanno facilitato la donazione rapida senza troppi giri burocratici.
Sequestrate a Roma 130mila mascherine non a norma
Ieri, intanto, a Roma la Guardia di Finanza ha sequestrato 130mila mascherine non a norma pronte per l’immissione nel mercato italiano. Le mascherine sequestrate erano del tipo chirurgiche monouso ma non presentavano la conformità alla normativa comunitaria.
La scoperta da parte dei finanzieri del terzo nucleo operativo metropolitano è avvenuta presso un magazzino situato nel quartiere Prenestino, e nella disponibilità di una società riconducibile a un cittadino cinese.
L’imprenditore è stato colto in flagranza di reato mentre apponeva il marchio CE sulle confezioni utilizzando una stampante professionale.
Emergenza #COVID19: #GDF #Roma sequestra oltre 140 mila mascherine non sicure, alcune delle quali con riprodotto #logocontraffatto di squadre di #calcio, e #geligienizzante non sicuri. #NoiconVoi pic.twitter.com/FZuwTt3VKL
— Guardia di Finanza (@GDF) April 15, 2020
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