Poche ore fa la Bbc inglese ha pubblicato stralci di una intervista rilasciata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte al media del Regno Unito, in cui tra le varie domande poste, si insinuava che gli aiuti russi all’Italia avessero un qualche secondo fine.
La risposta del presidente Conte è stata secca:
“La semplice insinuazione mi offende profondamente… È un’offesa al governo italiano… e anche a Vladimir Putin, che non si sarebbe mai sognato di usarlo come leva.”
La domanda fa riferimento agli aiuti che la Federazione Russa ha inviato in Italia con 15 aerei da trasporto, che contenevano vari mezzi per la disinfezione, un laboratorio da campo innovativo per i test rapidi, e ulteriore materiale sanitario. Dalla Russia sono giunti in Italia anche oltre 100 uomini tra personale sanitario e specialisti per le disinfezioni dei luoghi.
Più volte l’ambasciatore in Italia della Federazione Russa ha ribadito che gli aiuti non sono “oggetto di mercanteggiamenti, pagamenti di conti e via dicendo”. Nella sua invervista a Askanews l’ambasciatore Sergey Razov ha detto chiaramente:
“In merito alla politica e alla propaganda, a mio parere certi giudizi sono frutto di coscienze perverse che vedono secondi fini insidiosi nel desiderio disinteressato di aiutare un popolo amico nel momento del bisogno”.
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