E' iniziata venerdì la protesta dei detenuti di Crotone per le condizioni in cella in epoca di pandemia. Le condizioni carcerarie non consentono di rispettare le regole di distanziamento per prevenire i contagi da nuovo coronavirus.
I detenuti denunciano una situazione di sovraffollamento che hanno reso noto tramite una lettera inviata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.
"Siamo 146 in un carcere dove ne possono stare 90 - scrivono - servono interventi urgenti perché le misure di prevenzione non sussistono e basterebbe un solo contagio per coinvolgere tutta la popolazione detenuta".
Nella lettera, consegnata al garante dei detenuti del Comune di Crotone, Federico Ferraro, denunciano di vivere in "stanze dove invece di cinque siamo in otto e in quelle da due siamo in quattro", in una situazione in cui non è possibile mantenere il metro di distanza previsto dalle ordinanze anti-assembramento.
L'esplosione dell'epidemia di COVID-19 aveva provocato diverse rivolte all'interno delle case circondariali, su tutto il territorio nazionale, dopo il divieto di visite. Il 25 marzo erano entrati in sciopero della fame i detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, dopo le limitazioni sull'ingresso dei pacchi dei familiari.
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