Matteo Salvini contesta il decreto Cura Italia. Non è sufficiente, non esonera gli italiani da alcuni adempimenti fiscali e contiene misure non necessarie, appunta il leader leghista. Il riferimento è alle disposizioni rivolte ai detenuti, che con condanne inferiori ai 18 mesi potranno scontare la pena ai domiciliari.
"Possiamo chiedere di migliorare il Decreto? L'ho detto anche al Presidente Mattarella. Non è possibile posticipare di due mesi la scadenza fiscale prevista per domani? E cosa c'entra far uscire di carcere 5mila detenuti con Emergenza Covid19?", scrive sul suo account twitter.
#Salvini: Possiamo chiedere di migliorare il Decreto? L'ho detto anche al Presidente Mattarella. Non è possibile posticipare di due mesi la scadenza fiscale prevista per domani? E cosa c'entra far uscire di carcere 5mila detenuti con Emergenza #COVID19? #lariachetirala7 pic.twitter.com/RVjAOeNut5
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) March 19, 2020
Per l'ex ministro degli Interni non esiste nessuna emergenza carceraria a causa dell'epidemia da nuovo coronavirus.
"Il contagio nelle carceri non c'è, sono ambienti protetti. I detenuti sono più protetti in carcere che a spasso. Il detenuto straniero che non ha una residenza, lo facciamo uscire e dove va?". Queste sono le sue dichiarazioni rilasciate durante il programma di La7.
Inoltre, "cosa c'entra il far uscire dal carcere 5000 detenuti con l'emergenza legata al virus e con l'emergenza economica? Quello è un provvedimento che riguarda la giustizia. Per carità, se ne può parlare con calma, ma infilarlo in un decreto che parla di famiglie, aziende, imprese", appunta Matteo Salvini.
"Non esiste, oltretutto una settimana dopo la rivolta delle carceri. - precisa - A Dio piacendo, il contagio nelle carceri non c'è perché sono ambienti protetti. Se ne facciamo uscire migliaia, peggioriamo la situazione, mi sembra evidente. Lo dicono i poliziotti che lavorano nelle carceri".
La Lega sarebbe d'accordo con un prolungamento del lockdown oltre il 3 aprile. "Teniamo aperto l'essenziale", dice Salvini.
🔴 Serve chiudere tutto ciò che non è essenziale. Ci scrivono ad esempio tantissimi operai: una fabbrica che produce rossetti, piuttusto che lavastoviglie o mobili appartiene a filiere vitali per il Paese? #chiuderetutto pic.twitter.com/ymN84nKMC4
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) March 19, 2020
Lasciare aperte le farmacie, ma con il metodo usato nel servizio notturno per garantire la sicurezza degli impiegati, e gli alimentari.
"Poi tutto il resto, artigiani e altri tipi di negozi, devono chiudere. Anche i mezzi di trasporto pubblico", precisa Salvini.
Il cdm ha approvato il decreto 'Cura Italia' il 16 marzo. L'obiettivo del provvedimento è quello di sostenere l'economia italiana e aiutare le famiglie e imprese.
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