La storia delle lettere a Giulietta ha ormai 90 anni, da quando nel 1930 il custode della Tomba di Giulietta Ettore Solimani aveva iniziato a raccogliere le prime missive che i turisti lasciavano in cerca di consiglio: commosso dal fenomeno Solimani ebbe l’idea di rispondere diventando così di fatto il primo "segretario di Giulietta".
Nonostante viviamo in un'era tecnologica, dominata da messaggi simultanei che abbattono i vincoli del tempo e dello spazio, come WhatsApp, i post sui social network, sms, le lettere scritte a mano continuano a rimanere il mezzo privilegiato per esprimere i propri sentimenti. Ci sono ancora migliaia di persone in ogni continente che prendono carta e penna per scrivere a Giulietta, indirizzando le proprie missive all'ufficio postale della Stazione di Verona, dove è ambientata la tragedia "Romeo e Giulietta", capolavoro di William Shakespeare. In maggioranza si tratta di persone con cuori infranti, che cercano conforto e consiglio.
Per questo motivo qualche anno fa è stato allestito il Club Giulietta (Juliet Club), gruppo di volontari che aprono, leggono, traducono e rispondono a tutti i cuori in difficoltà che patiscono pene d'amore e che decidono di scrivere alla "Cara Giulietta".
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