Il deputato Sami Ben Abdelaali, parlando a nome del Parlamento tunisino, ha preteso le scuse ufficiali del leader della Lega Matteo Salvini nei confronti della famiglia tunisina, residente nel quartiere Pilastro alla periferia di Bologna, a cui l'ex capo del Viminale aveva deciso ieri sera di citofonare per chiedere "a casa vostra si spaccia?".
Secondo quanto riferito da La Repubblica, il deputato tunisino ha bollato il blitz di Salvini come un'azione vergognosa, mirata esclusivamente per ottenere qualche voto in più alle regionali, che si svolgeranno nel prossimo weekend proprio in Emilia-Romagna e in Calabria. Sami Ben Abdelaali ha sottolineato che la comunità tunisina è sconvolta dall'atto diffamatorio e di bullismo contro una famiglia ben integrata e lavoratrice, soprattutto perché l'artefice ha ricoperto di recente una carica di governo.
"Anche se un parente di questa famiglia ha avuto precedenti penali, questo non giustifica una tale campagna di odio. Chi sbaglia deve pagare, ma non possiamo tollerare il discredito sull'intera comunità tunisina che è sana e lavoratrice", ha aggiunto il deputato tunisino.
Parlamento tunisino contro il blitz di #Salvini al citofono: "Siamo sbalorditi, i rapporti internazionali fra Italia e #Tunisia per fortuna vanno bel al di sopra degli incitamenti discriminatori del leader leghista. La Tunisia non merita un trattamento del genere".
— Ultime Notizie (@ultimenotizie) 22 gennaio 2020
Il vicepresidente del parlamento tunisino Osama al-Saghir ha rincarato la dose, tacciando il blitz di Salvini come un gesto vergognoso e razzista.
Protesta l'Ambasciata della Tunisia in Italia
L'ambasciatore tunisino a Roma Moez Sinaoui, ha espresso "costernazione per l'imbarazzante condotta di un senatore della Repubblica italiana" per il blitz di ieri sera a Bologna nella casa di un sospetto spacciatore minorenne indicato da una donna residente nella zona. E' una "provocazione senza alcun rispetto di un domicilio privato", le parole del capo della missione diplomatica tunisina riportate da Rainews.
La risposta di Salvini alle polemiche della Tunisia
"Il vicepresidente del parlamento tunisino mi accusa di razzismo? Io ho raccolto il grido di dolore di una mamma coraggio che ha perso il figlio per droga. Un atto di riconoscenza che dovremmo far tutti: la lotta agli spacciatori dovrebbe unire e non dividere. Tolleranza zero contro droga e spacciatori di morte: per noi è una priorità. In Emilia Romagna e in tutta Italia ci sono immigrati per bene, che si sono integrati e che rispettano le leggi. Ma chi spaccia è un problema per tutti: che sia straniero o italiano non fa nessuna differenza", ha affermato Salvini, citato da Rainews.
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