Un camionista polacco di 45 anni, completamente ubriaco, con il suo tir carico di materiale è entrato nel centro storico di Portogruaro interdetto al traffico veicolare, provocando danni ai palazzi storici. Nessun ferito per fortuna, ma l’elefante nel negozio di cristalli ha intaccato un patrimonio storico e sfregiato la cittadina a nord di Venezia.
Il fatto, riportato da Il Gazzettino.it, è accaduto nella notte tra sabato e domenica, intorno alle quattro del mattino. Il camionista è stato arrestato dai Carabinieri e, a causa delle sue condizioni, è stato difficile anche solo condurlo in caserma.
Tir in centro si fa largo demolendo palazzi storici e seminando il panico https://t.co/9IwWiWdVP4
— Gazzettino (@Gazzettino) January 6, 2020
Il centro storico di Portogruaro è interdetto al traffico veicolare
Nel centro storico di Portogruaro vige il divieto di transito anche delle autovetture, ma il camionista polacco ha raggiunto lo stesso una zona dove le vie sono strettissime e ricche di storia.
Nel suo folle viaggio il tir ha sfiorato auto in sosta, sradicato alberi, distrutto fioriere, abbattuto insegne, e solo all’imbocco di via Mazzini, chiamata “La Stretta” per la sua caratteristica che la fa somigliare più a una calle di Venezia, il tir si è fermato incastrandosi tra i palazzi.
Nulla lo ha fermato
Il camionista si è fermato davanti a nulla, neppure quando il tir ha perso gli specchietti retrovisori o quando lo specchietto anteriore ha sfondato il parabrezza del mezzo pesante.
Il tir è stato successivamente rimosso da una ditta locale, la quale con estrema delicatezza ha proceduto al traino del tir fuori dal centro storico di Portogruaro.
Danni al patrimonio artistico
Il tir era carico di merci e con la sua massa ha distrutto e trascinato via tutto quello che ha incontrato lungo il tragitto.
Il tir ha danneggiato i terrazzi degli edifici storici, è passato sul piccolo ponte sul Lemene il quale per fortuna non ha ceduto, ma che dovrà essere ora controllato per scongiurare possibili problemi di staticità.
Sul posto è intervenuta anche la Sovrintendenza alle Belle arti per quantificare l’entità dei danni e capire cosa si potrà recuperare e/o riparare.
Un vero sfregio al patrimonio artistico, uno sfregio a una cittadina e ai suoi cittadini.
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