La leader di Fdi Giorgia Meloni pubblica un post su Twitter esprimendo il proprio appoggio a Checco Zalone, protagonista di polemiche contro il suo film, facendogli i complimenti per il suo talento nel far riflettere le persone sui temi del momento senza dimenticarsi di farle ridere.
"Il furore ideologico della sinistra vorrebbe censurare il nuovo film di Checco Zalone perché lo considera politicamente scorretto. Io voglio fargli i complimenti per come riesce sempre a far riflettere, con un sorriso, sui temi più discussi del nostro tempo. Bravo Checco!", scrive Meloni nel tweet.
Il film, dal titolo Tolo Tolo, sarà nelle sale a partire dal 1 gennaio 2020.
Il furore ideologico della sinistra vorrebbe censurare il nuovo film di Checco Zalone perchè lo considera politicamente scorretto. Io voglio fargli i complimenti per come riesce sempre a far riflettere, con un sorriso, sui temi più discussi del nostro tempo. Bravo Checco! pic.twitter.com/uowvTj9uVd
— Giorgia Meloni 🇮🇹 ن (@GiorgiaMeloni) December 22, 2019
Film Tolo Tolo, polemiche sul "politcamente corretto"
Checco Zalone, a pochi giorni dall'uscita nelle sale del suo quinto film Tolo Tolo, si trova al centro delle polemiche sul film non ancora uscito a causa del videoclip promozionale Immigrato, dividendo l'opinione pubblica tra chi lo accusa di razzismo e chi invece sostiene si tratti semplicemente di satira.
Mentre c'è chi definisce la sua provocazione come satira, come il magistrato Valerio De Gioia, intervenuto al Tg4 a favore di Zalone e della sua capacità di sdrammatizzare sui problemi presenti in Italia, altri definiscono l'operato del comico come razzismo:
"Quella non è una provocazione, è una giustificazione e quasi un'istigazione al razzismo. La satira è un'altra cosa, si rivolge contro i potenti e il potere in generale, non contro i soggetti più deboli", ha detto Roberto Zaccaria, presidente del Consiglio Italiano dei Rifugiati.
Nonostante il supporto da parte di numerosi colleghi televisivi, tra cui Fiorello che lo ha invitato nel suo programma Viva Raiplay, le polemiche non finiscono per Checco Zalone, già precedentemente accusato ad agosto di aver "maltrattato" dei migranti durante le riprese del film in questione.
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