Non sarà più possibile bocciare alle scuole medie. O per lo meno non sarà possibile far ripetere l'anno ad uno scolaro per il cattivo rendimento negli studi. E' la decisione presa dal Consiglio di Stato su un caso avvenuto a Cremona.
Bocciato in prima media, la famiglia non accetta la valutazione dei docenti. Il padre del ragazzino si rivolge al Tar, contro il Miur e l'istituto scolastico, per annullare la decisione e permettere l'ammissione del figlio all'anno successiva. Respinto dal Tar, il ricorso è invece accettato dai giudici del Consiglio di Stato.
L'ordinanza che riabilita l'alunno, permettendogli di iscriversi in seconda ad anno già in corso, sancisce di fatto l'impossibilità giuridica di bocciare nelle scuole medie primarie. Per lo meno non per ragioni attinenti al rendimento scolastico.
La sesta sezione del Consiglio di Stato ha infatti sancito che "l'ammissione alla classe successiva nella scuola secondaria di primo grado deve fondarsi su un giudizio che faccia riferimento a periodi più ampi rispetto al singolo anno scolastico, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento attesi in una o più discipline".
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