Nel 30° anniversario della caduta del Muro di Berlino, diversi politici italiani e anche il Vaticano hanno voluto ricordare questo evento cruciale nella storia europea, con la successiva riunificazione della Germania e il crollo dei regimi comunisti in Europa orientale.
Il leader della Lega Matteo Salvini ha celebrato questa data storica con un tweet, scagliandosi contro il comunismo.
Trent’anni fa cadeva il #MurodiBerlino.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) November 9, 2019
Mai più comunismo, mai più dittatura e violenza: viva la Libertà! pic.twitter.com/bD4g8HrsQ8
L'altro Matteo della politica italiana ha ricordato questa data con un post su Facebook aggiungendo una citazione di Giorgio La Pira, sindaco democristiano di Firenze tra gli anni '50 e '60.
"Trent’anni fa cadeva il Muro di Berlino. Avevo 14 anni e mi ricordo le emozioni di quelle immagini. Non era la fine della storia, no. Ma l’inizio di un mondo diverso. “Abbattere i muri, costruire i ponti”."
Per il Pd si è espresso Graziano Delrio con un tweet con un'allusione alla questione migratoria.
"Con il crollo del Muro di Berlino finì un’epoca di paure, chiusure e totalitarismi. Ma non sempre la storia è un cammino lineare e illuminato. Per questo dobbiamo difendere gli ideali di libertà e fratellanza da chi vuole altri muri e altre paure", il testo del tweet del noto esponente Dem.
Con il crollo del #MuroDiBerlino finì un’epoca di paure, chiusure e totalitarismi. Ma non sempre la storia è un cammino lineare e illuminato. Per questo dobbiamo difendere gli ideali di libertà e fratellanza da chi vuole altri muri e altre paure pic.twitter.com/gmjwvZVtE8
— Graziano Delrio (@graziano_delrio) November 9, 2019
Anche in Vaticano nel commentare questa ricorrenza storica si è cercata un'attualizzazione con la questione migratoria. Così ha parlato il segretario di Stato, Monsignor Parolin, citato dall'agenzia Adnkronos.
"Credo che l'uomo purtroppo, porti dentro di sé la tendenza a costruire muri. Caduto quel muro ne sono venuti altri, oggi si vogliono costruire muri ovunque".
Poi ha preso atto dell'emergere dei nazionalismi e delle chiusure, contrariamente alle attese del crollo del muro, che simboleggiava la fine di due ideologie.
"Superati i due campi, simboleggiati dal muro di Berlino, tutti pensavano a un'era di maggior comprensione, di pace. Invece, poi sono scoppiati i nazionalismi, le chiusure".
Mattarella: ‘Europa senza muri e odio è una grande opportunità
In occasione dei 30 anni dalla caduta del Muro di Berlino, il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha rilasciato una dichiarazione rivolta a tutta l’Europa.
"Il Muro di Berlino è stato per quasi un trentennio il simbolo opprimente della divisione dell’Europa e della costrizione per milioni di suoi cittadini."
Mattarella ha inoltre ricordato il ruolo che l’Europa può svolgere nella cooperazione tra i popoli:
"In un tempo di mutamenti così profondi, l’Europa libera da barriere e totalitarismi può dare al mondo divenuto multipolare un contributo quanto mai prezioso in termini di civiltà, di cooperazione, di rispetto della persona e delle comunità".
Il muro di Berlino
Il muro di Berlino delineava di fatto il confine statale della Repubblica Democratica Tedesca. Costruito intorno a Berlino Ovest fu completato il 13 agosto 1961 e il suo abbattimento iniziò il 9 novembre 1989. Non solo divideva la parte occidentale e quella orientale della città, ma separò anche Berlino Ovest dal territorio della Repubblica Democratica Tedesca. Fu eretto dopo un incontro dei segretari dei partiti comunisti e dei lavoratori dei paesi del Patto di Varsavia e sulla base di una decisione del leader della Repubblica democratica tedesca Walter Ulbricht.
Il 9 novembre 1989, sotto l'influenza delle proteste di massa, il governo della Ddr revocò le restrizioni alle comunicazioni con Berlino Ovest e il 1 giugno 1990 abolì completamente il controllo delle frontiere. Il 3 ottobre 1990, la Repubblica Democratica Tedesca e Berlino Ovest entrarono a far parte della Repubblica Federale di Germania.
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