Il sospettato incensurato, Giovanni Vincenti, fermato in precedenza per l'esplosione della cascina di Quargnento in provincia di Alessandria, dove sono morti 3 vigili del fuoco, ha confessato dopo 10 ore d'interrogatorio.
Secondo gli inquirenti e la confessione dell'uomo è stato lui a provocare la tragedia.
È stata esclusa la volontà di uccidere, infatti l'uomo avrebbe cercato solo di danneggiare l'immobile, ma comunque è stato accusato di omicidio plurimo per non aver avvertito i soccorritori della presenza di 5 bombole di gas.
L'esplosione e la morte dei tre vigili del fuoco
L'incidente mortale si è verificato intorno alle 2 del mattino nella notte tra il 4 e il 5 novembre a Quargnento, in provincia di Alessandria. I Vigili del Fuoco erano intervenuti dopo che erano stati allertati per una prima deflagrazione all'interno di una cascina, quando sono stati investiti dall'esplosione mortale.
Successivamente sono state trovate delle bombole di gas erano collegate a un timer per le luci degli alberi di Natale, le cui istruzioni sono state trovate nell'abitazione dell'indagato.
Ieri si sono celebrati i funerali dei 3 vigili del fuoco nel duomo di Alessandria. Una chiesa occupata quasi interamente dai caschi dei vigili del fuoco giunti da tutta la provincia per salutare i loro colleghi, ma anche tantissima gente che ha partecipato al rito funerario attendendo sul sagrato della chiesa dei santi Pietro e Marco.
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