La droga, cocaina purissima, era custodita in due borsoni, nascosti tra la carne congelata in un container proveniente dal Brasile. Un carico da 12 milioni di euro: tanto sarebbe fruttata la coca, una volta tagliata e piazzata sui mercati asiatici, a cui era destinata.
Il container, in transito, è stato intercettato e bloccato dalle fiamme gialle, che hanno agito in cooperazione con l'ufficio Antifrode dell'Agenzia delle Dogane di Gioia Tauro e con la Procura della Repubblica.
Nonostante le numerose operazioni di contrasto al traffico di stupefacenti, Gioia Tauro resta uno scalo di riferimento per i narcotrafficanti, un tramite tra il continente latino-americano e il resto del mondo. "Lo sforzo profuso dai militari - spiega la Guardia di Finanza - è massimo ed è volto a limitare una vera e propria piaga sociale che ha costi elevatissimi e che non accenna a diminuire".
Nella lotta alla droga i militari utilizzano, oltre alle speciali unità cinofile addestrate, anche sofisticatissimi scanner e tecnologie necessarie all'intercettazione delle sostanze stupefacenti. Grazie a queste dotazioni negli scorsi mesi è stato possibile bloccare diversi carichi di droga, nascosti tra frutta e mercanzia, ed arrestare i narcotrafficanti.
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