Scena muta davanti al gip. Valerio del Grosso e Paolo Pirino si sono avvalsi della facoltà di non rispondere all'interrogatorio di convalida del fermo per l'omicidio di Luca Sacchi, il 24 enne ucciso a Roma con un colpo di pistola alla testa, nella notte tra il 23 e il 24 ottobre, mentre tentava di difendere la fidanzata da un'aggressione.
Al termine dell'interrogatorio il legale di Del Grosso, Alessandro Marcucci, ha detto del suo assistito che "ha chiesto scusa per quello che è successo. Non voleva uccidere nessuno".
"E' molto provato e dispiaciuto per quello che è successo", ha aggiunto e per questa ragione "rimandiamo a un'altra occasione il confronto con i magistrati".
Ha rilasciato una dichiarazione spontanea Paolo Pirino, in cui ha spiegato di essere stato coinvolto nella rapina, ma di non avere alcuna intenzione di compiere un omicidio né sapeva che il complice fosse armato. Durante l'aggressione Anastasia Kylemnyk, la fidanzata del Sacchi, che trasportava lo zainetto con i soldi, è stata colpita con una mazza da baseball prima alla testa e poi alla schiena. Il giovane è stato ucciso con un colpo alla testa nel tentativo di difendere la propria compagna.
Ai due ventunenni di San Basilio vengono contestati i reati di concorso in omicidio, rapina, detenzione e porto abusivo di armi. Il Gip di Roma ha convalidato il fermo ed emesso un'ordinanza di custodia cautelare per i due presunti omicidi, che restano in carcere.
L'aggressione
Nella notte tra il 23 e il 24 ottobre la coppia è stata aggredita alle spalle, mentre si trovava nei pressi del pub John Cabot. Del Grosso e Pirino si sono avventati contro Anastasia, la fidanzata del Sacchi, allo scopo di rubarle uno zainetto che, da quanto è emerso nella ricostruzione degli inquirenti, avrebbe contenuto una grossa cifra di denaro.
Una rapina che si è trasformata in omicidio. La ragazza è stata violentemente colpita prima alla testa e poi alla schiena con una mazza da baseball, e il fidanzato è stato ucciso nel tentativo di difenderla.
Secondo quanto ricostruito il denaro sarebbe stato destinato all'acquisto di droga, ma la ragazza smentisce categoricamente questa ricostruzione dei fatti, spiegando di trovarsi al pub per badare al fratello minore.
"No, noi eravamo lì per guardare il fratellino più piccolo che stava dentro al pub. Luca non è quello che dicono, Luca è l'amore non ci sono altre definizioni - spiega la ragazza - Luca ha tentato di proteggermi".
La famiglia ha deciso di donare gli organi di Luca.
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