"Siamo a due minuti dalla mezzanotte", riferisce il rapporto clusit sulla sicurezza informatica relativo ai primi sei mesi del 2019, presentato oggi a Verona al summit sulla sicurezza informatica, lanciando una grave allarme sulla sicurezza informatica dei nostri dati.
Sono stati 757 gli attacchi gravi, pari a 126 al mese, l'1,3% in più rispetto al primo semestre 2018. Nell'85% dei casi si tratta di cybercrime, ovvero attacchi finalizzati ad estorcere denaro attraverso il furto dei dati personali contenuti nei PC e nei dispositivi elettronici. L'3,5% in più rispetto all'anno precedente.
A essere maggiormente colpito è il settore della sanità, che ha subito 97 attacchi gravi, con un aumento del 31%. Mai dal 2011 "questo settore è stato così bersagliato", si legge nel rapporto. Seguono Grande Distribuzione Organizzata (GDO) e retail, con un incremento di attacchi del 40%. In aumento gli attacchi verso Multiple Targets, ovvero un attacco compiuto dallo stesso gruppo nei confronti di differenti bersagli appartenenti alle più svariate categorie. In diminuzione, invece, gli attacchi a Government e Banking-Finance.
Le tecniche più usate dal cybercrime sono phishing e social engennering (+104%), attraverso la diffusione di malware. La tendenza degli hacker blackhat è quella di mantenere un "profilo basso" degli attacchi in modo da poter agire indisturbati.
“Gli attacchi con finalità cyber-criminale generano la maggior parte dei danni a livello globale – ha riferitoAndrea Zapparoli Manzoni, membro del Comitato Direttivo Clusit e tra gli autori del Rapporto -. Dal 2016 assistiamo anche alla diffusione di attività cyber-criminali spicciole, quali le quotidiane campagne mirate a compiere truffe ed estorsioni realizzate tramite phishing e ransomware, che hanno colpito anche moltissime organizzazioni e cittadini italiani; confermiamo che questo trend si è rafforzato nel triennio 2017-2019 ed è tuttora in crescita”.
Aumentano gli attacchi attraverso la clonazione o il furto di account (Account Hacking o Cracking), mentre le tecniche sconosciute pur mantenendosi al secondo posto della classifica degli attacchi, hanno subito una diminuzione del 23% rispetto all'anno passato. Gli attacchi a piattaforme mobili come android sono aumentati dell'11% negli ultimi sei mesi.
"Il fatto che le tecniche di attacco più banali rappresentino ancora il 63% del totale implica che gli attaccanti possono realizzare attacchi gravi di successo contro le loro vittime con relativa semplicità e a costi molto bassi, oltretutto decrescenti. Ci conferma ancora una volta quanto sia fondamentale ed urgente investire anche sul fattore umano".
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