Non è in maniera "sentimetal-patetica" che si affrontano i problemi, ma in modo scientifico, spiega massimo Cacciari. “Se continuiamo ad affrontare i problemi alla Greta siamo fritti. Siamo all'ideologia dell’incompetenza”.
"Bisogna porsi il problema delle risorse disponibili. Se uno sviluppo economico è compatibile con l’ambiente". Greta, fa notare Cacciari, grida "mi avete rubato i sogni" ma le sfuggono le cause essenziali dell'emergenza climatica. "Non nascono così le coscienze critiche" continua il filosofo, ma "lentamente, faticosamente, con la formazione".
"Greta dovrebbe andarci a scuola. - sottolinea l'ex sindaco di Venezia - Forse si renderebbe conto che lei è svedese, i ragazzi che scioperano sono europei, ma in piazza non ci sono né indiani, né cinesi, né brasiliani. Non mi pare un problemino da poco".
Lo sciopero "giustificato"
Cacciari non condivide neanche la decisione presa dal MIUR di giustificare le assenze degli studenti che parteciperanno allo sciopero. "Mica il ministro può giustificare i ragazzi. O è diventato un suo potere?". Al massimo sarà "una manifestazione autorizzata. Come il 'Giorno della memoria'. Solo che è di un’assurdità pazzesca".
Perché i problemi si affrontano "in termini scientifici", non ideologici, chiarisce l'ex sindaco. "Userei le ore di queste manifestazioni per fare seminari autogestiti ai quali far partecipare lo scienziato che racconta come va il clima".
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