La scossa tellurica, di magnitudo 3.2, è stata registrata alle ore 00.39 ad una profondità di 273 km con epicentro a 3km dal comune di Diamante (CS), sulla costa ovest della Calabria.
Al momento non sono stati segnalati eventuali danni a persone o cose come conseguenza del terremoto. A segnalare l'attività sismica è stato l'Istituto Nazionale di Vulcanologia (INGV).
[STIMA #PROVVISORIA] #terremoto Mag tra 3.0 e 3.5 ore 00:39 IT del 17-09-2019, prov/zona Cosenza #INGV_23095801 https://t.co/QSEAqeg269
— INGVterremoti (@INGVterremoti) 16 сентября 2019 г.
Il cosentino è da sempre considerato una zona ad alto rischio sismico. L'ultimo movimento tellurico di considerabile intensità era stato rilevato dalla INGV poco più di una settimana fa, il 9 settembre, quando alle 4.57 era stata percepita una scossa di magnitudo 4.2 a 267 km di profondità e con epicentro in mezzo al mare.
In quell'occasione il terremoto aveva causato una momentanea interruzione del traffico ferroviario lungo la costa tirrenica, tra Cetrano e Longobardi, e tra Paola e Bivio Pantani lungo la linea per Cosenza, con un treno che era rimasto bloccato mentre era in transito.
Geologi preoccupati per l'aumento dell'attività sismica
Nel corso della scorsa settimana, inoltre, un'équipe di ricercatori che hanno svolto sotto il coordinamento dell'Istituto di Scienze Marine di Barcellona (Icm – Csic) una serie di monitoraggi dei terremoti avvenuti tra la costa africana e quella europea hanno espresso la propria preoccupazione per una faglia del mediterraneo, la Al-Idrissi, che si estende per 100 km nel Mare di Alboràn tra Spagna e Marocco, che secondo gli ultimi rilievi si starebbe espandendo di 4 mm l'anno, aumentando il rischio di sismi devastanti in varie zone dell'Europa mediterranea.
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