I migranti che battono questa rotta per entrare in Europa provengono principalmente da Afghanistan e Pakistan. Solo a giugno e luglio nel nostro paese sono entrati circa 300 migranti al mese e la maggior parte di questi è difficilmente rimpatriabile.
Infatti è qui che entra in cortocircuito il trattato di Dublino in quanto, nonostante questi abbiano già attraversato almeno tre paesi europei che dovrebbero farsi carico della loro registrazione, alla frontiera italiana, dove la polizia procede con il foto segnalamento, questi migranti non risultano registrati nel sistema Eurodac, la banca dati Schengen.
La conclusione è che una volta che i migranti attraversano la frontiera italo-slovena, per molti di essi l'Italia risulta il primo paese d’ingresso in Europa.
Un altro problema è la lentezza della burocrazia italiana. Infatti quelli che riescono a eludere le pattuglie raggiungono Trieste e subito cercano di ottenere i permessi per restare in Europa. Alcuni vanno subito ad autodenunciarsi in Questura mentre altri vanno a chiedere asilo politico alla polizia ferroviaria e agli uffici della frontiera marittima. E lì inizia un lungop procedimento burocratico durante il quale l’Italia deve farsi carico del migrante.
Se il clandestino risulta essere registrato in Slovenia o il suo Eurodac lo dimostra identificato in un altro paese UE, può essere rimandato indietro; se invece la prima registrazione risulta in Italia allora l’unica opzione è concedergli l’accoglienza e valutare la richiesta d’asilo.
Il protocollo Italia-Slovenia
In precedenza Matteo Salvini ha firmato un protocollo tra Italia e Slovenia per proteggere in confini dall’immigrazione clandestina.
Il protocollo prevede un accordo di cooperazione tra le polizie italiana e slovena per pattugliamenti misti “per proteggere i confini, bloccare sfruttatori e fermare l'immigrazione irregolare".
"Firmato un protocollo tra Italia e Slovenia che prevede pattugliamenti misti delle polizie di frontiera per proteggere i confini, bloccare eventuali sfruttatori e fermare l’immigrazione irregolare", ha scritto il ministro dell'Interno italiano Matteo Salvini.
In predenza Salvini aveva proposto una recinzione al confine italo-sloveno.
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