A rivelarlo è il San Francisco Chronicle, che all'epoca dei fatti aveva dato la notizia. Il secondo ragazzo sarebbedi un compagno che frequentava lo stesso liceo, una scuola esclusiva di San Francisco. La lite sarebbe scoppiata nel 2016, durante una festa in un parco, mentre i giovani erano sotto l'effetto di droghe. Finnegan Lee Elder, uno dei due giovani coinvolti nell'omicidio del vicebrigadiere Cerciello Rega, aveva preso a pugni il compagno, colpendolo in testa. In seguito al colpo, la vittima riportò un trauma cranico e passò diverse settimane in ospedale.
Elder invece si consegnò spontaneamente e lasciò la scuola. Venne arrestato per percosse, ma non si hanno informazioni su eventuali condanne, poiché all'epoca il giovane era minorenne e il caso venne trattato in maniera strettamente confidenziale.
A minimizzare l'accaduto è la famiglia di Finnegan, tramite un portavoce che sostiene che i due giovani si erano dati appuntamento per una rissa, che erano aizzati dagli altri compagni. Questo avrebbe determinato la reazione di Finn che, sottolinea il parente, non sarebbe un violento e non perderebbe facilmente la testa.
Ora Elder si trova in stato di fermo insieme a Gabriel Christian Natale Hjorth per l'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, avvenuto a Roma nella notte tra il 25 e il 26 giugno.
La foto shock con gli occhi bendati
Aveva scatenato polemiche la foto diffusa sui social dopo l'interrogatorio dei giovani, in cui Natale Hijort appariva legato alla sedia, con una benda sugli occhi. Sia in Italia che negli Stati Uniti. Alan Dershowitz, il re dei penalisti, aveva dichiarato il trattamento subito dal giovane è illegale e potrebbe invalidare la confessione.
Dire che questa foto viola “i diritti dei detenuti o delle persone in stato di fermo” non vuole in alcun modo dimenticarsi del carabiniere ucciso Mario Cerciello Rega.Vorrei che l’On. @GiorgiaMeloni e il Ministro @matteosalvinimi si facessero sentire pic.twitter.com/XZdQv8m29t
— David Parenzo (@DAVIDPARENZO) July 28, 2019
Smentisce categoricamente questa possibilità il procuratore Michele Prestipino che assicura che la foto è stata scattata prima e l'interrogatorio è avvenuto secondo le garanzie previste dalla legge. Ma secondo Dershowitz la foto rimane una spada di Damocle, in quanto le parti potrebbero fare ricorso alla Corte di giustizia europea e al Tribunale dei Diritti Umani per far annullare il processo.
Le indagini sulla foto
La procura, inoltre, fa sapere di aver individuato il militare che ha bendato Natale Hijort, che adesso è indagato per abuso dei mezzi di costrizione. Il carabiniere è stato spostato in un ufficio non operativo, assieme al collega che ha scattato la foto e l'ha diffusa.
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