Le indagini sulle sottrazioni illecite di minori, avvenute nella Val d'Enza, hanno scoperchiato un vaso di pandora sul sistema degli affidi, collocamento minori presso case famiglia. Nel mirino non sono finiti solo assistenti sociali e psicologi, ma anche esponenti politici, come il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti.
"Mentre gli altri si occupano di fantasie, noi lavoriamo su problemi concreti: riforma del diritto di famiglia e inchiesta sulle case famiglia. Giù le mani dai bambini", scrive il ministro degli Interni sui social.
Alla riforma del diritto di famiglia è urgente affiancare anche una riforma della magistratura, ribadisce il ministro.
Mentre altri si occupano di fantasie, noi lavoriamo sui problemi concreti: riforma del diritto di famiglia e inchiesta sulle #casefamiglia.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) July 14, 2019
Giù le mani dai bambini!!!
P.S. Vergogna a tutte le tivù che nascondono questi scandali.
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A pensarla similmente è anche Giorgia Meloni, che nei giorni scorsi, proprio a Bibbiano, durante una manifestazione contro il presunto giro illecito di affidamenti, aveva l’abolizione del tribunale dei minori e la costituzione di una sezione speciale dedicata alle famiglie in ogni tribunale.
Lo scandalo Angeli e Demoni, esploso lo scorso 27 giugno, aveva portato a 25 indagati tra operatori dei servizi sociali, psicologi e esponenti politici. Erano state prese misure cautelari verso sei inquisiti. Tra questi il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, la responsabile dei servizi sociali Federica Anghinolfi, e il responsabile della onlus che si occupava delle consulenze, lo psicologo Claudio Foti.
E' proprio la Anghinolfi al centro del caso sulle confessioni manipolate, che sarebbero state "estorte" a una bambina, data poi in affido in maniera irregolare a una coppia omosessuale, vicina all'indagata. In questa nuova famiglia la piccola avrebbe subito maltrattamenti.
La onlus Hansel e Gretel, invece, è l'anello di congiunzione di questa vicenda con un altro inquietante caso di sottrazione minorile e affido, "i diavoli della bassa", avvenuto proprio nel modenese a fine anni '90, recentemente di nuovo sotto i riflettori grazie all'inchiesta "Veleno" di Pablo Trincia.
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