E’ la richiesta avanzata dagli esperti del Centro studi di Confindustria dopo la raccomandazione della Commissione Ue al Consiglio europeo di avviare una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia. Secondo gli economisti la spesa pubblica aggredibile, cioè quella che potrebbe essere sottoposta a revisione, ammonta a circa 290 miliardi di euro, dagli 850 miliardi di euro di spesa totale.
Il coordinamento, secondo il Csc, “dovrebbe essere affidato alla presidenza del Consiglio con un sottosegretario ad hoc per dare un forte input politico”.
“Si tratta finalmente – spiegano – di impostare un approccio di tipo generale e replicabile, che modifichi radicalmente le modalità di definizione dei programmi di spesa pubblica e il loro monitoraggio. Un investimento organizzativo e metodologico di questo tipo ha infatti senso se mira alla costruzione di un approccio permanente, piuttosto che ad un esercizio di valutazione una tantum”.
Infrazione, tutto si decide il 9 luglio. Chi è pro e chi è contro l'Italia?
Fonte: Askanews
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