“L’alto rapporto debito-Pil espone l’Italia alla volatilità dei mercati finanziari” e “se l’aumento dei tassi dovesse persistere, peserebbe inevitabilmente sulla spesa”, ha detto lui.
Secondo Visco, ridurre il debito pubblico e mantenere un adeguato avanzo primario “è di vitale importanza” per l’Italia. Quindi, una strategia credibile per ridurre l’onere dell’elevato debito “non può più essere posticipata”.
Anche sui prestiti a famiglie e imprese “cominciano a emergere segni di tensione”. Le condizioni del credito “si sono inasprite, in particolare per le piccole imprese, in seguito l’aumento dei costi di finanziamento delle banche e il deterioramento delle prospettive economiche”.
Fonte: Askanews
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