I forzisti si sono astenuti perché, ha spiegato in dichiarazione di voto Pierantonio Zanettin, il governo e i relatori hanno espresso parere contrario a uno dei due emendamenti presentati in aula dallo stesso Zanettin. La proposta di modifica prevedeva di estendere le indagini della commissione parlamentare anche nell’ambito dell’attività universitaria che Regeni svolgeva a Cambridge. “Con un atteggiamento inspiegabile e un po’ ottuso – ha detto Zanettin – si è voluto respingere questo emendamento. Si tratta di un’assoluta chiusura, di un’occasione sprecata. Con rammarico ci asterremo. L’atteggiamento responsabile e costruttivo di Fi non è stato apprezzato quindi il voto di astensione è il minimo che ci si poteva aspettare”.
Favorevoli 376, nessun contrario. La Camera approva l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio #Regeni #OpenCamera pic.twitter.com/t8z1oeorYq
— Camera dei deputati (@Montecitorio) 30 апреля 2019 г.
La commissione, prevede il testo, sarà composta da venti deputati nominati dal presidente della Camera e avrà il compito “di chiarire le responsabilità e le circostanze che hanno portato alla morte di Giulio Regeni, di verificare fatti, atti e condotte commissive ed omissive che abbiano costituito o costituiscano ostacolo, ritardo o difficoltà all’accertamento giurisdizionale delle responsabilità relative alla morte di Giulio Regeni, anche al fine di valutare eventuali iniziative normative per superare, nel caso di specie e per il futuro, simili impedimenti, nonché per incrementare i livelli di protezione delle persone impegnate in progetti di studio e di ricerca all’estero, in funzione di prevenzione dei rischi per la loro sicurezza e incolumità”.
La commissione dovrà concludere i propri lavori entro 12 mesi dalla sua costituzione. Le spese per il funzionamento della Commissione, stabilite nel limite massimo di euro 80.000 per l’anno 2019 e di euro 60.000 per l’anno 2020, sono poste a carico del bilancio interno della Camera dei deputati.
Fonte: Askanews
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