Sarebbe “gravissimo” se “la Francia per interessi economici o commerciali stesse bloccando l’iniziativa europpea per riportare la pace” in Libia “e stesse sostenendo una parte che combatte”, secondo il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che, intervistato a radio Rtl, ha detto che “la Francia per molto meno ha ritirato il suo ambasciatore” e aggiunto: “Da ministero dell’Interno non starò a guardare”.
Salvini ha ricordato l’intervento promosso dal presidente francese Nicolas Sarkozy che si concluse con l’eliminazione di Muaammar Gheddafi: “Non vorrei che stessimo vedendo lo stesso film e a pagare le conseguenze fossero gli italiani: ma ora c’è governo che alza la testa”, ha detto il vicepremier, “stiamo approfondendo e ci sono delle evidenze” ed “è questione di ore” prima di appurare questi sospetti: “Se qualcuno per business gioca a fare la guerra, con noi ha trovato il Governo sbagliato e con me il ministro sbagliato”.
Quanto al premier Giuseppe Conte che, secondo una ricostruzione della Repubblica, ha in programma un incontro con il leader libico Haftar, “Se Conte incontra tutte la parti in causa, fa il suo dovere, fa bene a farlo”.
Fonte: Askanews
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