L'edizione di quest'anno, in programma dal 7 al 9 novembre, avrà il suo culmine nella Sala Dante di Palazzo Poli, dove si terrà la tradizionale cerimonia solenne di chiusura e premiazione di scrittori, artisti, registi, musicisti e figure pubbliche che promuovono la cultura russa all'estero.
"Un anno fa un gruppo di amici russi e italiani ha presentato l'idea di questo Festival nel palazzo della Tass a Mosca e ora siamo qui. È un segno del movimento, è vettore di un reciproco avvicinamento - ha raccontato Vladimir Torin, Presidente del comitato organizzativo del Festival".
«L'essere stato invitato alla seconda edizione del Festival Culturale Internazionale "La Roma Russa" è per me motivo di orgoglio e di speranza nel futuro. Una manifestazione giovane, ma che si riallaccia alla grande tradizione dei Saloni Russi a Roma, che proprio a Palazzo Poli la principessa Zinaida Volkonskaya fondò nel XIX. In questi anni complicati e densi di nubi fosche sulla scena internazionale vi è più che mai la necessità di costruire occasioni di dialogo, e il dialogo culturale è la via maestra per la comprensione fra i popoli. A Mosca, nei miei anni come Capomissione italiano sono rimasto colpito dalla capacità di reazione del pubblico russo, dall'entusiasmo e dalla facilità estrema di stabilire dei ponti di intesa lavorando nel campo culturale. Se è vero che si può fare cultura prescindendo dalla politica, non si può fare politica prescindendo dalla cultura. L'investire risorse e tempo in cultura è il miglior investimento per il futuro dei nostri figli e di cui si sente maggiormente bisogno oggi. Auguro a questa importante iniziativa e ai suoi organizzatori un percorso ricco di soddisfazioni e una risposta entusiasta da parte del mondo culturale romano», - sottolinea membro del comitato degli esperti del Festival, l'ex ambasciatore italiano a Mosca Antonio Zanardi Landi.Quest'anno il Festival "La Roma Russa" è stato incluso nel programma ufficiale delle "Stagioni russe" in Italia - progetto-vetrina del meglio della cultura russa, nel quale sono state coinvolte più di 70 città italiane.
"E' ormai una tradizione che i vincitori non siano soltanto russi e italiani ma anche francesi, giapponesi, tedeschi, americani. Il Festival si svolge a Roma, e Rim (Roma in russo) al contrario significa pace e mondo. Roma è il simbolo di questa quintessenza culturale e i vincitori gettano ponti tra culture", - aggiunge Torin.
Il festival è stato sostenuto da Ambasciata Russa in Italia, Assessorato alla crescita culturale della Roma Capitale, Unione libraria della Russia, Unione degli scrittori della Russia, Conservatorio statale intitolato a P.Tchaikovsky di Mosca, Istituto Italiano di Cultura a Mosca, Agenzie di stampa italiane: Askanews e Agenzia Nova, Agenzia di stampa russa: piattaforma online in lingua italiana Sputnik Italia, Azienda radiotelevisiva "Russia" (VGTRK), quotidiano russo "Rossijskaja gazeta", TASS, Associazioni culturali dell'Italia e dell'Europa.
Il Festival "La Roma Russa" si è tenuto per la prima volta a novembre 2017 a Roma presso il leggendario Palazzo Poli. Quasi 200 anni fa, proprio in questo Palazzo la principessa Zinaida Volkonskaya - la popolarista della cultura russa in Europa, ha condotto i primi «Saloni russi». Essi univano i grandi scrittori e artisti dell'epoca: P. Vyazemsky, V. Zhukovsky, N. Yazykov, I. Turgenev, K. Bryullov, A. Ivanov, Stendhal, Walter Scott, J F. Cooper. Nel 1837, presso i "Saloni russi" a Roma, Gogol per la prima volta ha recitato pubblicamente i primi capitoli delle "Anime morte".
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