La cultura non è compresa nell'embargo, tanto meno il turismo enogastronomico. Ecco il piano della rete degli Alberghieri liguri e degli Assessorati al turismo e delle politiche scolastiche della Città di Alassio per inserirsi nel segmento esperienziale del Food&Wine, oltre a quelli di Luxury, Wedding e Leisure sul mercato della Federazione russa, attraverso un piano mirato di web e social media marketing.
Riempire le strutture ricettive, specialmente nella bassa stagione e con segmenti di clientela medio alta, è l'obiettivo che si è data l'amministrazione alassina, puntando sul mercato russo ora che i dati ufficiali di arrivi e presenze in Italia presentano una situazione prossima ai livelli pre-crisi del 2014.
Sono quattro i segmenti principali in cui si articolerà la promozione del brand di Alassio sul mercato russo, insieme a quello dell'intera Liguria, come spiega il vice-sindaco di Alassio Angelo Galtieri, intervenuto ad una tavola rotonda con la partecipazione Franco Laureri responsabile del Centro Studi dell'Istituto Alberghiero "Giancardi" di Alassio, Aurelio Macheda presidente degli Albergatori Alassini, Egidio Mantellassi già coordinatore del team di imprenditori del settore turistico e agricolo Alassio-Russia, Viktoriya Kalinina e Marco Zanardi ideatori ed editori della rivista "ALASSIO Italian Riviera".
"L'idea è quella di sfruttare le enormi potenzialità del brand "Liguria Food", nell'anno dedicato al cibo italiano nel mondo, per comunicare e vendere tutti gli altri segmenti: dal Wedding al Leisure, attraverso un piano mirato di web e social media marketing. E' importante la sinergia con gli istituti alberghieri, sia per il ruolo relativo alla formazione professionale sia per le capacità promozionali che gli stessi possono giocare nei confronti delle scuole russe attraverso gemellaggi e scambi culturali, elementi portanti per lo sviluppo delle eccellenze agroalimentari negli Stati della Federazione russa."
I dati confermano che il mercato russo si è rimesso in "moto" verso l'Italia, infatti, il Consolato Generale d'Italia a Mosca ha certificato un incremento del 12,4 % per il 2017 di visti rilasciati per il Bel Paese rispetto al 2016, tutti gli analisti concordano, e il Rosstat, Comitato russo della statistica, attesta che si è tornati a flussi turistici verso l'Italia a livelli del 2014, segnando a settembre del 2017, un incremento del 28% rispetto allo stesso periodo del 2016, di fatto tornando alle quote pre-crisi.
Anche l'aumento del numero dei voli dalla Russia verso l'Italia è significativo: dal dicembre 2017, la compagnia aerea S7 ha iniziato a volare da Mosca a Roma, da San Pietroburgo a Torino e Verona. Dallo scorso 24 giugno è attivo il collegamento con Bari, mentre dal 28 aprile a fine ottobre, il secondo vettore per dimensioni di tutta la Federazione russa garantisce tre collegamenti settimanali con voli diretti tra Genova e Mosca.
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