La delegazione ha incontrato i massimi rappresentanti della Crimea, di Sebastopoli e di Yalta. Nonostante il breve soggiorno, i parlamentari sono immediatamente giunti alla conclusione che le informazioni diffuse dai media europei sulla Crimea sono fortemente distorte. La Senatrice Paola De Pin ha osservato che la maggioranza degli italiani si oppone alle sanzioni contro la Russia e vuole riprendere i rapporti economici con la Russia. Per il Senatore Bartolomeo Pepe, "è chiaro che quello che hanno riportato i media non corrisponde con la realtà che abbiamo visto."
"Rientriamo in Italia, afferma l'onorevole Nicola Ciracì con la convinzione che il popolo crimeano ha scelto liberamente il proprio futuro con un referendum legittimo e dal vastissimo consenso popolare. Questa è la ragione principale per cui le sanzioni contro la Russia che danneggiano anche il popolo di Crimea non hanno non più ragione di essere. L'Italia è un paese che ha sempre costruito ponti, prosegue Ciracì. E' nel nostro dna alimentare i rapporti tra i due paesi, considerato che la Crimea offre un approdo turistico e agro alimentare dal quale la nostra economia potrebbe trarre profondo vantaggio".
Sergey Aksenov, capo della Repubblica di Crimea esprime fiducia nei "politici italiani che credono nell'amicizia con la Crimea. Non ci sono abbastanza informazioni in Europa, sostiene il governatore, viene riportato tutto quello che accade in modo falsato. Quindi ogni politico che decide di venire qui in visita almeno per un giorno, può vedere con i suoi occhi la realtà".Stamani l'intera delegazione, appena rientrata in Italia, via San Pietroburgo, è stata accusata di attraversamento illegale del territorio ucraino e inserita nella lista dei terroristi filorussi, separatisti, mercenari, criminali di guerra e assassini del sito ucraino Mirotvorez, emanazione diretta del ministero degli Interni ucraino, che registra gli oppositori del regime di Kiev. L'Ucraina commette così un grave atto intimidatorio nei confronti di rappresentanti del popolo italiano. E' prevista una conferenza stampa mercoledì 18 maggio alle ore 16 alla Camera dei deputati in cui la delegazione parlamentare esporrà la protesta formale all'offesa subita dalle istituzioni italiane.
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