Al fine di migliorare il funzionamento del sito, e di presentare le notizie più rilevanti e la pubblicità selettiva, raccogliamo informazioni di natura tecnica e non personale su di lei, anche mediante l'utilizzo di strumenti forniti da nostri partner. Può consultare il relativo procedimento nell' Informativa sull'utilizzo dei dati personali. La descrizione dettagliata delle tecnologie da noi utilizzate è a sua disposizione nell’informativa sull' utilizzo dei file cookies e Login Automatico.
Cliccando sul pulsante "Accettare e chiudere", lei dà il pieno consenso all'utilizzo dei propri dai personali agli scopi sopraindicati.
Il museo italiano dell’aviazione “Volandia” di Malpensa a Varese ha comprato per 10.000 euro un esemplare del più famoso aereo da caccia russo degli ultimi 60 anni. Costruito in quasi 14.000 esemplari totali, è stato il caccia a reazione più diffuso nel mondo nell’epoca della Guerra Fredda.
Mirko Molteni, giornalista esperto di storia e argomenti militari
L'antica tradizione aeronautica italiana tende così la mano all'altrettanto ricca storia aeronautica russa. La collezione del museo dell'aeronautica "Volandia", che sorge a pochi passi dal grande aeroporto internazionale di Malpensa, in provincia di Varese, si è infatti arricchita in questi giorni del più famoso caccia sovietico dell'epoca della Guerra Fredda, il Mikoyan Gurevich Mig-21. E' un esemplare costruito negli anni Sessanta e fornito dai russi all'aviazione polacca, che lo ha utilizzato per molti anni. Dismesso dal servizio, è stato comprato dal museo per 10.000 euro. E' già stato trasportato a "Volandia" e i visitatori possono vederlo. Presto gli esperti dell'associazione "Ali Storiche" inizieranno a restaurarlo, grazie all'officina annessa ai padiglioni.
Alexey Leonov, pilota cosmico dell'URSS prima del volo d'addestramento sul caccia MiG-21
Il museo "Volandia" è stato così chiamato per significare "Terra del Volo" ed è nato nel 2010 per onorare l'antica tradizione italiana di costruzioni aeronautiche, spesso ignorata nel resto del mondo perché messa in ombra dalla vasta produzione americana. E' una tradizione molto forte in Lombardia e nella provincia di Varese, dove nel raggio di pochi chilometri nacquero e si svilupparono fin dal periodo tra il 1910 e il 1945 tante industrie di aeroplani, come la Caproni, la SIAI Marchetti, la Macchi (poi divenuta Aermacchi nel 1961) e l'Agusta.
Ma "Volandia" vuole rendere omaggio anche alla storia aeronautica degli altri paesi, come la Russia. Perciò, nel museo non poteva mancare il mitico Mig-21, l'aereo da combattimento più diffuso negli ultimi 60 anni. Progettato dall'armeno Artyom Mikoyan e dal russo Mikhail Gurevich, il primo prototipo del Mig-21 volò nel 1955 e poco dopo si cominciò la produzione in serie. In Unione Sovietica fu costruito per trent'anni, fino al 1985, ma molti furono realizzati su licenza anche in India e in Cecoslovacchia, totalizzando 11.500 esemplari. La Cina ne fabbricò altri 2400 di una sua copia locale detta J-7, prodotta dal 1964 addirittura fino al 2013. In totale, quindi, sono stati quasi 14.000 i Mig-21 realizzati in tutto il mondo. Un primato numerico assoluto tra i caccia con motore a reazione, dato che solo i vecchi caccia a elica della Seconda Guerra Mondiale, più piccoli e meno costosi, vennero fabbricati in quantità superiori.
Il Mig-21, inoltre, ha davvero "fatto la Storia". Fu il più temuto avversario degli USA nella guerra del Vietnam, dal 1965 al 1973, quando i Mig-21 forniti ai nord-vietnamiti abbatterono molti caccia americani Phantom. Combatté anche contro Israele in mano a piloti egiziani e siriani, nella guerra del Kippur del 1973 e negli scontri sulla valle libanese della Bekaa del 1982, senza contare guerre più recenti, anche quella siriana, dato che alcuni Mig-21 dell'aviazione di Assad volano ancora oggi bombardando i jihadisti. Lungo 15 metri e con piccole ali di 7 metri di ampiezza, sfreccia a duemila km/h. Il nuovo acquisto promette ulteriori successi per il museo, che registra centomila visitatori all'anno, attirando anche viaggiatori stranieri in transito da Malpensa. E forse anche i turisti russi avranno ora un motivo in più per visitare "Volandia".
Cliccando sul bottone "Pubblica", conferisce il proprio pieno consenso all'utilizzo dei dati del proprio account Facebook perchè le venga data la possibilità di commentare le notizie sul nostro sito mediante l'utilizzo di questo account. Può consultare nel dettaglio le modalità di utilizzo dei dati nella sezione Informativa sull’utilizzo dei dati personali.
Può ritirare il proprio consenso cancellando tutti i commenti che ha scritto.
Il tuo profilo è stato eliminato. Puoi ripristinare il tuo profilo entro 30 giorni, aprendo il link indicato nella mail che è stata inviata all'indirizzo indicato all'atto della registrazione.
La registrazione e l'autorizzazione degli utenti dei siti Sputnik tramite la creazione di propri account o mediante gli account dei social network presuppone l'accettazione delle seguenti regole:
Gli utenti sono tenuti a comportarsi nel rispetto delle normative nazionali e internazionali vigenti, rispettando gli altri partecipanti alla discussione, i lettori e le persone menzionate nei loro post.
L'amministrazione del sito ha diritto a cancellare i commenti scritti in una lingua che non sia quella della maggior parte dei contenuti del sito stesso.
In tutte le versioni dei siti sputniknews.com i commenti scritti possono essere modificati.
Un commento di un utente può essere cancellato nei seguenti casi:
Non corrisponde al tema del post.
Incita all'odio ed alla discriminazione razziale, etnica, religiosa, sessuale o sociale e viola I diritti delle minoranze.
Viola i diritti dei minori, arrecando a questi ultimi danni di varia natura, compresi danni morali.
Contiene idee di natura estremista o incita al compimento di attività illegali.
Contiene insulti, minacce ad altri utenti, organizzazioni o individui, denigra la dignità o mina la reputazione commerciale.
Contiene insulti o messaggi oltraggiosi nei confronti di Sputnik .
Viola la privacy, rivela dati personali o dati di terzi senza il loro consenso o viola la segretezza di una corrispondenza.
Descrive o fa riferimento a scene di violenza e crudeltà nei confronti di animali.
Contiene informazioni su metodi di suicidio o incita a commettere il suicidio.
Persegue obiettivi commerciali, contiene pubblicità occulta, propaganda politica fuorilegge o link a risorse online recanti tali informazioni.
Promuove prodotti o servizi di terze parti senza autorizzazione.
Contiene espressioni offensive o volgari e/o elementi lessicali che possono essere definiti come tali.
Contiene spam, pubblicizza spam, forme di phishing, truffe commerciali e mailing list illegali.
Promuove l'uso di stupefacenti e sostanze psicotrope, fornisce informazioni sulla loro produzione e utilizzo.
Contiene links a virus e malware.
E' parte di azioni volte a produrre un grande volume di commenti recanti contenuto simile o identico, "flash mob".
Riempie la discussione di messaggi fuori tema o irrilevanti.
Viola l'etichetta o asseconda comportamenti aggressivi, provocatori o volti ad umiliare gli altri interlocutori "trolling".
Non segue le norme linguistiche, ad esempio è scritto interamente in maiuscolo oppure non è suddiviso in frasi di senso compiuto.
L'amministrazione del sito ha il diritto di bloccare l'accesso alla pagina ad un utente, oppure bloccare l'account di quest'ultimo qualora i suoi commenti violino le suddette norme, oppure rechino un contenuto giudicato assimilabile ad una violazione delle stesse.
L'utente può inoltrare richiesta di ripristino o sblocco del proprio account scrivendo a moderator.it@sputniknews.com.
Il messaggio deve contenere i seguenti parametri:
Oggetto del messaggio: Ripristino dell'account/sblocco dell'accesso
Nome Utente
Spiegazione delle azioni che hanno violato le suddette regole ed hanno portato al blocco dell'account.
Qualora i moderatori ritengano sia possibile ripristinare l'account o sbloccare l'accesso, questo verrà eseguito.
In caso di ripetute violazioni delle suddette regole l'account dell'utente verrà bloccato per la seconda volta, senza possibilità di venire ripristinato.
Cliccando sul bottone "Pubblica", conferisce il proprio pieno consenso all'utilizzo dei dati del proprio account Facebook perchè le venga data la possibilità di commentare le notizie sul nostro sito mediante l'utilizzo di questo account. Può consultare nel dettaglio le modalità di utilizzo dei dati nella sezione Informativa sull’utilizzo dei dati personali.
Può ritirare il proprio consenso cancellando tutti i commenti che ha scritto.
Tutti i commenti
Mostra nuovi commenti (0)
In risposta (Mostra commentoNascondi commento)