Per gli altri ricorrenti, circa 500 persone la Corte ha rigettato i ricorsi, lasciando così pazienti e famiglie in uno stato di abbandono, così come più volte denunciato dalle associazioni di vittime da emotrafusioni, che in Italia hanno colpito circa 120mila persone.
"La nostra lotta va avanti da più di 30 anni — ha detto Angelo Magrini al Corsera — e la sentenza di oggi pur importante perchè da dignità alle persone (ed in questo senso è una vittoria) non basta e non ci soddisfa del tutto". Magrini, presidente dell'associazione politrafusi, ha contratto nel 1991 l'epatite C a causa di una trasfusione con sangue infetto ed oggi è malato di cancro al fegato. Nel ricorso a Strasburgo — ha commentato — avevamo chiesto un risarcimento di 630mila euro per le famiglie degli infettati deceduti e 430mila per i viventi. La Corte ha riconosciuto risarcimenti molto inferiori e solo per i viventi. Ma in 30 anni 4.500 persone sono morte senza ricevere nemmeno un soldo".
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