Nelle ore in cui il mondo è terrorizzato dall'allarme attentati dello Stato Islamico, papa Francesco sceglie ancora una volta di andare controcorrente, scagliandosi contro l'industria delle armi, responsabile a suo avviso "dell'impazzimento" a cui si sta assistendo in queste ore, arrivando ad usare la parola "maledetti" all'indirizzo di quanti si adoperano per far esplodere i conflitti armati.
Secondo Bergoglio oggi non ci sono ragioni per quella che ha definito senza mezzi termini una "guerra mondiale a pezzi", aggiungendo che
"Dio piange e piangiamo anche noi per questo mondo che vive per fare la guerra col cinismo di dire di non farla".
Il j'accuse del Pontefice si fa poi più netto quando torna a parlare, come già fatto nelle settimane precedenti, dell'industria bellica, responsabile di
"rovine, migliaia di bambini senza istruzione, tanti morti innocenti e tanti soldi nelle tasche dei trafficanti di armi. Facciamo armi — ha affondato il Papa — così l'economia si bilancia un po' e andiamo avanti con il nostro interesse".
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