Roma e l'Italia sono pronte ad affrontare la sfida del Giubileo. Ne è convinto Angelino Alfano che ha riferito ieri al Parlamento dopo i fatti di Parigi. Il ministro degli Interni italiano ha descritto all'aula di Montecitorio il rafforzamento delle misure di sicurezza in vista dell'apertura della Porta Santa il prossimo 8 dicembre.
Il livello di allerta è stato elevato a 2, pur in assenza, ha specificato il ministro, di "specifiche iniziative terroristiche contro il nostro Paese", in un assetto che prevede il rapido dispiegamento delle forze speciali. In vista del Giubileo Alfano ha spiegato come verranno rafforzati i luoghi sensibili e particolare attenzione verrà riservata allo spazio aereo per il rischio "di un attacco dal cielo, utilizzando droni".
Parlando poi questa mattina alla trasmissione radiofonica Radio Anch'io, Alfano è tornato sui numeri delle forze che lo Stato dispiegherà nei mesi del Giubileo.
Il Viminale metterà in campo "24mila persone in divisa tra Roma e provincia, in città e periferia — ha detto il ministro — non per presidiare dal punto di vista militare, ma per aumentare i presidi fissi: non vedremo — ha concluso — girare camionette per Roma".
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