Dopo alcuni giorni di polemica è arrivata la sanzione. I gesti sessisti, rivolti da due senatori italiani all'indirizzo di una collega nell'aula di palazzo Madama nella seduta del 1 ottobre, non sono passati inosservati al vaglio del consiglio di Presidenza del Senato italiano, che ha comminato 5 giorni di sospensione ai danni dei senatori Vincenzo D'Anna e Lucio Barani. Un giorno di sospensione anche al senatore del M5S Alberto Airola, colpevole secondo le valutazioni del consiglio di Presidenza di avere insultato ripetutamente alcuni esponenti del governo.
Il presidente del Senato Pietro Grasso, che ha parlato di gesti di tale gravità da minare la credibilità delle Istituzioni, ha annunciato che nessuna deroga al principio di correttezza verrà più tollerato. Grasso ha poi annunciato che ulteriori esami sui filmati della seduta verranno fatte dall'ufficio di presidenza per verificare la sussistenza di altre condotte non idonee.
"Il Consiglio di Presidenza — ha affermato la seconda carica dello Stato — ha convenuto di estendere le proprie valutazioni ad altri episodi accaduti nella stessa seduta del 1° ottobre. A tal fine si procederà ad un'ulteriore convocazione del Consiglio, una volta acquisiti i necessari elementi istruttori".
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