Dopo i "passi avanti" registrati ieri, presentati questa mattina a palazzo Madama 3 emendamenti al Ddl Boschi sulle riforme costituzionali, attorno a cui il Partito Democratico sembrerebbe aver trovato un accordo. Si tratta di tre modifiche che riguarderanno le funzioni del nuovo Senato, l'articolo 2 sulla composizione e la Consulta. A riferirlo alla stampa parlamentare è stato questa mattina Luciano Pizzetti, annunciando la riapertura del dialogo interno alla maggioranza anche sugli altri punti della riforma rimasti ancora irrisolti.
"Rimangono aperti — ha annunciato il sottosegretario alle Riforme — i nodi del Titolo V e del Presidente della Repubblica che di intesa approfondiremo nei prossimi giorni".
Intanto la Lega si prepara all'ostruzionismo, con la cifra monstre di 83 milioni di emendamenti depositati a palazzo Madama e caricati per l'occasione su alcuni DVD.
"Altrimenti — ha scherzato il senatore Roberto Calderoli — ci sarebbe voluto un Tir".
Attesa per la decisione del presidente Pietro Grasso, chiamato in queste ore a decidere se usare la "tagliola" parlamentare, dichiarando modificabile la sola parte dell'articolo 2 del disegno di legge in questione, o se aprire a tutti gli emendamenti da parte delle opposizioni, allungando prevedibilmente i tempi per l'approvazione del provvedimento.
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