Anche la sala Giulio Cesare, sede delle assemblee del Consiglio comunale dell'amministrazione comunale di Roma, è stata restaurata grazie ad un appalto assegnato irregolarmente. Basterebbe questa notizia, emersa ieri dalle carte dell'inchiesta su Mafia capitale, per rendere plasticamente la dimensione dello scandalo che sta travolgendo la politica romana.
Sl fronte delle indagini, le nuove misure di custodia cautelare riguarderebbero sei persone, coinvolte a vario titolo in truffe legate all'assegnazione di appalti pubblici. Nel caso della sala consiliare Giulio Cesare, l'imprenditore risultato poi vincitore della gara, avrebbe addirittura contattato e stipulato accordi con aziende subappaltantrici alcuni giorni prima dell'apertura delle buste contenenti le offerte.
E mentre ieri venivano diffusi i nomi dei nuovi arresti legati, tra le altre cose. proprio ai lavori di restauro di una parte del Palazzo Senatorio, in quelle stanze si consumava una delle assemblee più calde degli ultimi anni. Dentro la contestazione dei consiglieri di opposizione al sindaco Marino e alla sua giunta; fuori centinaia di persone, da attivisti di M5S, Lega e persino Casa Pound a semplici cittadini. Due fronti caldi e una sola richiesta: dimissioni.
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