I tre sono stati a bordo della nave San Giusto della Marina militare impegnata nelle operazioni di ricerca e soccorso nel canale di Sicilia, proprio dove sono morte circa 725 persone solamente la settimana scorsa.
Dal vertice UE, Roma ha ottenuto il triplicamento dei fondi per le operazioni Triton e un mandato esplorativo alla Mogherini per una missione di polizia internazionale che identifichi e distrugga i barconi prima che siano usati dai trafficanti. L'Italia, proprio su quest'ultimo punto, ha detto il premier Renzi, "ha chiesto alla Francia, alla Gran Bretagna e alla Spagna il sostegno a una risoluzione dell'Onu sulla Libia". Altro punto fondamentale della strategia italiana è il coinvolgimento dei paesi di origine e transito dei migranti, sul cui territorio potrebbero essere realizzati dei centri per esaminare in loco chi ha diritto all'accoglienza in Europa. Anche in quest'attività è importante l'intervento delle Nazioni unite attraverso l'Unhcr. Matteo Renzi ha indicato come priorità assoluta "fermare i trafficanti di esseri umani per evitare una catastrofe umanitaria". E per affrontare questa priorità, ha aggiunto, "contiamo di avere il sostegno delle Nazioni Unite".
A tal proposito, Ban Ki-moon, sinora cauto, ha dichiarato: "Come Onu siamo pronti a lavorare con voi. Dobbiamo fermare e prevenire i trafficanti criminali. Anche perché, un singolo Paese non è in grado di sopportare la responsabilità di tutto questo". Il numero uno del Palazzo di Vetro ha quindi ribadito che bisogna "trovare una soluzione politica per gli immigrati nel Mediterraneo anche a terra, in particolare in Libia e per l'instabilità in Nord Africa". "Per questo conto sulla leadership dell'Ue", ha aggiunto.
Quanto alla Libia, per il segretario Onu "non ci sono alternative al dialogo. Il mio rappresentante speciale, Bernardino Leon, e la sua squadra continuano a lavorare in maniera instancabile con le parti libiche coinvolte, per aiutarle ad arrivare insieme a uno spirito di compromesso".

Il premier Renzi, al rientro della visita alla San Giusto, ha così dichiarato alla stampa: "Ora Italia non è più sola. Dopo Lampedusa l'Italia ha dato prova di generosità. Ma dobbiamo farci sentire a livello internazionale, sia in Europa che alle Nazioni Unite."
Oggi, a New York, Federica Mogherini è attesa a New York per una bozza di mediazione.
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