Ennesimo rinvio da parte della Corte Suprema di New Dehli che ha deciso di sospendere tutte le udienze a partire dal 15 maggio fino al prossimo 1° luglio. Questo comporterà un allungamento dei tempi di attesa per i fucilieri di marina, Massimilano Latorre e Salvatore Girone, che avevano fatto ricorso contro la polizia investigativa Nia ed erano in attesa di un'udienza proprio in questi giorni.

I giudici indiani hanno dichiarato che entro il 15 di maggio esamineranno solo alcuni casi urgenti, riguardanti l'applicazione della pena di morte.
La decisione del presidente dell'aula n.3 della Corte Suprema, Anil R. Dave, di rinviare l'esame è stata puramente tecnica e ha riguardato non solo il caso dei fucilieri di marina italiani, ma tutte le 25 cause che si sarebbero dovute discutere oggi.
Questo perché in una seconda lista supplementare pubblicata sul sito internet della Corte ieri sera è stato aggiunto, all'ultimo momento, un nuovo caso, il n. 26, che si trascina da anni a vari livelli della giustizia indiana ('Stato dell'Uttar Pradesh e altri contro Neeraj Chaubey ed altri') in cui gli imputati sono passibili di pena di morte. Il giudice Dave ha deciso perciò di dare la precedenza all'esame di questa vicenda, rinviando tutti gli altri casi a dopo le vacanze estive della Corte.
Massimiliano Latorre, lo ricordiamo, dopo l'ischemia che lo aveva colpito a settembre dello scorso anno, potrà restare in Italia per motivi di salute fino al 15 luglio. Dopo la notizia di oggi, Elio Vito (FI) presidente della commissione Difesa di Montecitorio, ha affidato a Twitter uno sfogo sul nuovo rinvio dell'udienza dei due fucilieri di Marina: "Marò, ancora un rinvio in India! Basta! Resti in Italia Massimiliano Latorre e si faccia rientrare subito Salvatore Girone!". Mentre un anno fa, il presidente del consiglio Renzi twittava: "Ho appena parlato al telefono con Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Faremo semplicemente di tutto".
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