Con un emendamento alla legge di riforma del processo penale, in discussione nei prossimi giorni, il governo italiano innalzerà le soglie minime e massime di pena per i reati di furto e rapina. La decisione è maturata nei giorni della presentazione dei dati Censis sul tema. Il rapporto sulla sicurezza domestica dei cittadini è preoccupante: i furti nelle abitazioni sono più che raddoppiati negli ultimi dieci anni, facendo registrare un aumento complessivo del 129%.
Dai centomila casi segnalati nel 2004 si è passati al dato 2014, che ha fatto registrare le 250mila denunce. Secondo la statistica oggi in Italia ogni due minuti una casa è presa di mira dai ladri. Ed è soprattutto la percezione di insicurezza a far registrare livelli che il ministro della Giustizia Orlando ha definito preoccupanti: sono infatti il 30% gli italiani che dichiarano di percepire pericolo nella zona di residenza.
Il testo dell'emendamento, come riferito da fonti del ministero della Giustizia, dovrebbe innalzare la forbice della pena per il reato di furto da 1 a 7 anni, come recita la formulazione attuale fino a 8 anni, con 2 anni previsti come soglia minima. Per le rapine si passerà invece innalzato solo il minimo, che passa da tre a quattro anni, restando invece invariata la pena massima di dieci anni.
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