Grazie a carrozze equipaggiate con specifiche attrezzature mediche, il convoglio potrà trasportare pazienti verso altre zone d’Italia o all’estero, per alleggerire la pressione sulle strutture ospedaliere.
Si tratta di un contributo importante che vede l’Italia in prima linea nella lotta all’emergenza Covid-19.
Per un approfondimento Sputnik Italia ha raggiunto l’Ing. Marco Caposciutti, responsabile della Direzione Tecnica di Trenitalia (Gruppo FS Italiane).
— Ing. Caposciutti, come nasce l’idea di progettare il treno sanitario?
— Il treno sanitario è un convoglio che consente di trasferire e curare i pazienti con personale sanitario dedicato su carrozze equipaggiate con specifiche attrezzature mediche.
È stato realizzato da Trenitalia (Gruppo FS Italiane) nelle Officine Manutenzione Ciclica di Voghera in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile e dell’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza della Lombardia (AREU).
L’idea è nata nella primavera dello scorso anno, ad aprile 2020, per dare una risposta concreta nei mesi più critici dell’emergenza sanitaria Covid-19 e fornire un’ulteriore possibilità di trasportare i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva da un ospedale all’altro.
Il progetto si è poi trasformato, diventando sempre più versatile: infatti, il treno sanitario può essere utilizzato anche per altri tipi di emergenza o in caso di calamità naturali, per esempio un terremoto, come rinforzo delle strutture ospedaliere o per trasportare i pazienti da una regione all’altra o in altri Paesi europei.
— E la prima opera del genere realizzata nel mondo? A Suo avviso, quale potrebbe essere il suo valore aggiunto nella lotta alla pandemia a livello non solo nazionale ma anche a quello internazionale?
— Il treno sanitario di FS Italiane è il primo di questo tipo in Europa, nato per essere utilizzato come pronto intervento.
Nell’emergenza sanitaria Covid-19, ma anche in caso di altri tipi di emergenze, il treno sanitario può essere impiegato a servizio del Paese a supporto delle strutture ospedaliere, per decongestionare i reparti di terapia intensiva e trasferire i pazienti da un ospedale all’altro, da una regione all’altra o verso l’estero. Il treno è interoperabile, quindi in grado di viaggiare sulle reti ferroviarie europee, e potrà essere usato anche all’estero, in caso di necessità o emergenza.
— In quali situazioni potrebbe essere messo a disposizione? Lo possiamo chiamare un “mini ospedale da campo”, un soccorso mobile sempre pronto a intervenire?
— Il convoglio, che sarà impiegato a servizio del Paese per emergenze e calamità, può essere definito un vero e proprio ospedale viaggiante. Infatti, può avere la funzione di trasporto pazienti verso altre zone d’Italia o all’estero per alleggerire la pressione sulle strutture ospedaliere, oltre a rappresentare un’integrazione al servizio sanitario territoriale per la gestione delle emergenze, in caso di utilizzo come Posto Medico Avanzato.
L’utilizzo del treno è definito da una convenzione sottoscritta da Trenitalia, Dipartimento della Protezione Civile e AREU.

— È un mezzo economico?
— Il treno sanitario è un treno completamente reingegnerizzato, formato da normali carrozze passeggeri che sono state ristrutturate presso le Officine Manutenzione Ciclica di Voghera, con interni rinnovati e adattati allo scopo.
— Come è strutturato il treno sanitario? Qual è la sua capienza?
— Il treno è costituito da otto carrozze e due locomotori posizionati alla testa e alla coda del convoglio.
Delle otto carrozze totali, tre sono quelle sanitarie con posti letto di terapia intensiva per pazienti ventilati in modo invasivo. Ognuna delle tre carrozze sanitarie può trasportare fino a sette pazienti per un totale di 21 postazioni autonome disponibili. Queste carrozze sono gestite da personale sanitario specializzato, personale tecnico-logistico e di direzione per un massimo di 45 operatori.
Ci sono poi due carrozze tecniche necessarie per il funzionamento delle apparecchiature medicali e, in particolare, per ospitare i gruppi elettrogeni che creano un sistema indipendente e ridondato di alimentazione elettrica delle dotazioni sanitarie, due carrozze di cui una con posti letto per il personale e la seconda predisposta per il coordinamento tecnico-sanitario e per l’area filtro necessaria per la decontaminazione e il passaggio tra l’area pulita e l’area operativa e una carrozza magazzino per il trasporto di tutti i materiali e dei dispositivi medici.

— Quali sono le sue caratteristiche principali e che tipo di attrezzature sanitarie sono state utilizzate?
— Il convoglio è stato progettato per offrire un livello di assistenza sanitaria fino alla terapia intensiva, anche in biocontenimento, con la possibilità di integrare altre carrozze con ulteriori funzioni medico-sanitarie.
In particolare è presente a bordo un sistema centralizzato per la distribuzione dell'ossigeno sanitario nelle 3 carrozze sanitarie.
Il treno ha un’attrezzatura minima necessaria a gestire qualsiasi tipo di emergenza o calamità composta da 21 ventilatori polmonari, un ecografo, due emogasanalizzatori, 21 fra monitor, aspiratori e altre attrezzature e tre postazioni di monitoraggio; è possibile in ogni caso aggiungere apparecchiature elettromedicali in funzione delle varie esigenze.
Un'altra bella notizia da Trenitalia - dopo Pasqua partirà il primo treno “Covid-tested” d’Italia:
Sarà sperimentato inizialmente a bordo di una coppia di Frecciarossa al giorno fra Roma e Milano, senza fermate intermedie, su cui si potrà salire solo presentando un certificato che attesti la negatività del passeggero nelle 48 ore precedenti alla partenza.
Treno Covid-free, al via dopo Pasqua sulla Roma-Milano. Ecco come funziona https://t.co/l8yE9gdYFd pic.twitter.com/MEKDIMJhqH
— IlSole24ORE (@sole24ore) March 25, 2021
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