Il 20 gennaio è arrivato, tutto è pronto per l’insediamento del nuovo presidente americano. “Sarò il presidente di tutti, è ora di voltare pagina, di riconciliarsi e unire l’America per affrontare le crisi e rilanciare l’alleanza con i nostri partner”, è il messaggio principale che si appresta a lanciare Joe Biden nel suo giuramento al popolo americano.
Come unirà l’America il neo presidente: distogliendo l’attenzione dai problemi interni ed “esportando la democrazia” a suon di bombe? Sputnik Italia ne ha parlato con Emanuele Giordana, scrittore e saggista, cofondatore di Lettera22, direttore editoriale del portale atlanteguerre.it (Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo).
— Emanuele Giordana, possiamo dire secondo lei che gli Stati Uniti spostano l’attenzione della società dai problemi interni sulla politica estera?
— Gli Stati Uniti hanno “esportato la democrazia” a suon di bombe negli ultimi anni e continuano a farlo, non è vero?
— Possiamo augurarci che tutto questo cambi, anche se le grandi potenze internazionali hanno l’abitudine di fare questo genere di cose. Possiamo avere questa speranza con la nuova presidenza Biden, anche se purtroppo nella tradizione degli Stati Uniti l’aspetto dell’”esportazione” del loro modello anche a suon di bombe è molto presente. C’è però una società civile americana che ha dato dei segnali molto importanti di risveglio, questo potrebbe frenare questa tendenza.
— Questa possibilità purtroppo non la possiamo escludere perché c’è una macchina bellica importante, però qualche segnale positivo per il momento c’è. Si tratta solo di segnali, bisogna vedere se dalle parole si passerà a fatti concreti, per esempio con l’Iran. Gli Stati Uniti dialogheranno con l’Iran? Che cosa vorranno fare in Afghanistan e in Libia? Sono tutti interrogativi ai quali adesso non possiamo dare una risposta.
— Chi saranno i nemici principali degli Stati Uniti con Biden?
In politica si promette molto, ma poi è difficile cambiare le cose. Possiamo solo sperare che oggi la gente sia più cosciente, più informata e disposta a giocare un ruolo in prima persona. Questo può avere un’influenza sui decisori politici. È importante il ruolo della società civile.
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