Investigatori e inquirenti stanno cercando di ricostruire i retroscena legati a questo capitolo, con al centro il piano pandemico, per capire per quali motivi il report «An unprecedented challenge – Italy’s first response to COVID-19» fu rimosso e perché il piano esistente sarebbe stato in pratica «un copia e incolla» di quello del 2006.
Nel frattempo uno studio indipendente della Johns Hopkins University rivela che l’Italia è prima al mondo per numero di morti dovuti al virus rispetto agli abitanti. In Italia, infatti, sono 111,23 ogni 100 mila abitanti, mentre in Spagna sono 104,39, in Gran Bretagna 99, 59 e negli Usa 94,97. Anche in termini assoluti il numero dei morti resta sempre molto elevato: sono 67.894 persone.

— Stefano, come tu e i membri del Comitato “Noi denunceremo” avete reagito alla notizia apparsa sulla stampa estera e quella italiana che riguarda il report OMS sparito? Sieti soddisfatti per l'esplosione di questa bomba mediatica?
— Direi una bugia se dicessi che siamo soddisfatti al 100% dell’eco mediatico che ha suscitato questa notizia. Se all'estero è stata recepita come la bomba che è e le è stata data una grandissima risonanza, in Italia la notizia ha fatto rumore solo per i primi giorni, e senza che venisse sottolineata la sua importanza e le informazioni contenute in quel documento. Tuttavia, la cosa è ormai di dominio pubblico, e quello era uno dei nostri obiettivi.— Noi Denunceremo aveva ritrovato il rapporto e lo aveva presentato pubblicamente in una conferenza stampa lo scorso 10 Settembre e poi lo avete consegnato alla Procura di Bergamo. Dopo aver analizzato il documento, quale conclusione avete fatto? L’Italia davvero non era preparata a un'epidemia quando arrivarono i primi bollettini d'informazione dalla Cina?
— Assolutamente sì. Non solo non era assolutamente preparata, ma il documento dimostra anche che, durante gli ultimi 15 anni, nulla è stato fatto per prepararsi ad un'emergenza che, si sapeva, presto o tardi sarebbe arrivata. Avevamo un piano pandemico fermo al 2006, mai neanche testato per vedere se necessitava di essere corretto. Quasi 69.000 morti ne sono la conferma.DECESSI COVID, ITALIA N.1/ Sirchia: non è colpa dei vecchi ma di malagestione della sanità https://t.co/v5009DX8D2
— 🇮🇹pino🇮🇹 (@Pinobrigantedel) December 20, 2020
— Quali erano i piani pandemici in possesso del governo a febbraio 2020, quando fu registrato il primo caso di contagio da Sars-CoV-2? Condividi il parere del viceministro M5s Pierpaolo Sileri, il quale ha puntato il dito contro la “sciatteria” dei dirigenti ministeriali del passato per la mancata revisione del report”?
Ciò che dice Sileri è la verità, qui ci sono da evidenziare eventuali responsabilità imputabili non solo a questo governo, ma a tutti quelli che si sono susseguiti negli ultimi 14 anni.

— E a che punto sono le vostre denunce presentate in estate e in autunno che sempre riguardano la mancata gestione della pandemia? I quali passi pensate di intraprendere nei prossimi mesi per raggiungere il vostro obiettivo?
I nostri prossimi passi non sono diversi da quelli passati: supportare il lavoro della magistratura affinché possano avere il quadro più chiaro possibile della situazione e, come ormai ci hanno definito in tanti, fare i “cani da guardia” portando all'attenzione della stampa e della magistratura documenti e situazioni che tentano di essere insabbiati o che cagionano comunque danni ai cittadini.
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