Il documento, in particolare, afferma che per il presunto attacco chimico sarebbe stata usata una sostanza chimica tossica, probabilmente cloro, che sarebbe stato contenuto in bombole sganciate dall’alto. Ciò aveva permesso ad alcuni Paesi occidentali di incolpare l’aviazione siriana.
Tuttavia in seguito era stato reso pubblico un documento con una valutazione ingegneristica dell’esperto dell'OPAC, Ian Henderson, secondo il quale le osservazioni fatte suggerirebbero che le bombole non fossero caduti dal cielo ma semplicemente posati. Un team di specialisti guidato dallo stesso Henderson aveva inoltre condotto numerosi test che simulavano il quadro degli eventi e aveva concluso che in un caso i segni del presunto impatto della bombola non coincidevano con i danni al tetto in cemento e nell’altro la valvola della bombola era ancora intatta sebbene non sarebbe stato affatto possibile se davvero fosse stata lanciata dall’alto e avesse sfondato il soffitto.
Alla riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla discussione del rapporto OPAC sui risultati dell'indagine sull'evento a Douma in Siria nel 2018, la delegazione russa ha presentato prove che dimostrano che si tratta di una falso attacco con armi chimiche.
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