Secondo i dati raccolti da Enpals e dalla Fondazione Symbola, in questo momento ci sono tra le 300mila e le 380mila persone legate al mondo della cultura che in Italia non stanno lavorando. E ora, con l’avvio della fase-2, si sta cercando disparatamente la strategia per ripartire.
I musei sono stati autorizzati a riaprire questa settimana per la prima volta dall'inizio di marzo, ma pochi sono stati in grado di accogliere immediatamente i visitatori, mentre la direzione continuava a lavorare per attuare le misure di allontanamento sociale e di igiene, nonché sistemi di prenotazione per scaglionare le visite ai musei. Ma la ripartenza sarà graduale e con ingressi contingentati, prenotazioni obbligatorie, segnaletica per il distanziamento sociale, mascherine.
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