Dopo che la Cina ha vietato l'import di rifiuti dall'estero, l'Indonesia negli ultimi anni è diventato uno dei principali centri di smaltimento della spazzatura prodotta da altri paesi, tra cui Australia, Canada, Stati Uniti.
Il villaggio di Bangun, nell'isola di Giava, è un esempio di come questo business tenga in piedi un'intera comunità, dando lavoro e stabilità a numerose famiglie.
Uno dei protagonisti di queste foto, Salam, ammette che lavorare nella discarica per separare i rifiuti è "meno faticoso" che lavorare nelle piantagioni di riso e gli permette di mandare a scuola i figli.
L'indotto generato ha numerose ricadute dirette sulla vita della comunità locale: parte del denaro raccolto ogni anno ad esempio serve a finanziare il pellegrinaggio di alcuni abitanti del villaggio nei luoghi santi dell'Islam.
Non mancano però le conseguenze di natura ambientale: le pile di rifiuti su cui camminano e giocano i bambini del villaggio causano un grave inquinamento nel sottosuolo e nelle acque del vicino fiume Brantas, da cui hanno origine le condotto che distribuiscono acqua potabile a 5 milioni di persone nella regione.
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