La pratica lavorativa per gli studenti era presa sul serio in Unione Sovietica: ogni estate migliaia di studenti da tutte le quindici repubbliche venivano mandati… a lavorare nei luoghi dove erano in corso quelle che oggi si chiamerebbero "grandi opere di importanza nazionale": costruzione di impianti industriali, ferrovie, strade, lavoro nei campi.
Si trattava di una forma di lavoro retribuito, della durata di sei mesi, in un periodo non impegnato dalle lezioni ed in ambiti connessi alla formazione teorica ricevuta durante i mesi di studi precedenti.
Questa pratica, abolita nel 1990, è stata ripristinata in Russia negli ultimi anni, ed in estate non è raro trovare studenti impegnati come aiuto-controllori sui treni o assistenti-educatori nei campi estivi per i ragazzi.
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