Grazie a un ottimo ultimo trimestre del 2020 Ferrari, società controllata dalla holding Exor degli Agnelli-Elkann, è riuscita a limitare i danni e a chiudere sopra le previsioni un 2020 comunque difficile e condizionato dalla pandemia di Covid e dal lockdown, che in primavera ha costretto lo stabilimento di Maranello alla chisusura per sette settimane.
Nell'anno passato Ferrari ha fatto registrare un calo delle consegne complessive, che sono passate dalle 10.131 unità del 2019 alle 9.119 del 2020 (-10%). In calo anche i ricavi, che hanno registrato una contrazione dell'8%, per 3,46 miliardi di euro complessivi.
Un dato sì negativo, ma che permette di vedere il bicchiere mezzo pieno a Maranello, considerato soprattutto quanto aveva fatto presagire il -16% fatto registrare nei primi nove mesi dell'anno passato.
Nel comunicato diffuso al termine del CDA che ha approvato il progetto di bilancio per il 2020, Ferrari ha quindi sottolineato che tutte le metriche finanziarie rilevate vanno a riflettere il netto miglioramento indotto da un secondo semestre meno complicato.

Le cifre nel dettaglio
Il margine operativo lordo è stato rettificato a 1,14 miliardi di euro, in aumento rispetto agli 1,12 miliardi forniti come indicazione per il mercato il 3 novembre 2020 e che pertanto configura un calo del 10% rispetto al margine operativo del 2019, il quale era stato pari a 1,26 miliardi.
Nonostante la pandemia, inoltre, Ferrari è poi riuscita a chiudere l'esercizio annuale con un profitto netto di 609 milioni di euro, anche in questo caso in calo rispetto ai 699 milioni del 2019. Per quanto riguarda il profilo netto rettificato per tenere conto dei principi contabili Gaap, la cifra risulta invece essere pari a 534 milioni di euro.
Contrazione del 21,9% rispetto all'esercizio precedente. (-25,3% a cambi costanti per quanto riguarda l'ebit, che scende a 716 milioni di euro.
Nel 2020 i modelli che hanno subito la frenata maggiore sono stati quelli a 8 cilindri (V8) e 12 cilindri (V12), con un calo rispettivamente del 10,3% e del 9%.
A fare da contraltare, tuttavia, le vendite delle Ferrari Monza SP1 e SP2 che "hanno rispettato il programma originario". Bene anche le consegne sulle 812 GTS che hanno subito un'importante accelerazione, con il quarto trimestre 2020 che ha visto anche l'inizio delle consegne della SF90 stradale, in ritardo rispetto ai piani per delle problematiche nella fase di industrializzazione.
La fine del 2020 ha inoltre coinciso, comunica ancora Ferrari, con l'avvio delle consegne della Ferrari Roma e con la presentazione di tre vetture in eventi digitali dedicati: la Ferrari Portofino M, la SF90 Spider e la 488 GT Modificata, le cui consegne inizieranno nel 2021.
Le previsioni per il 2021
Per l'anno appena cominciato, Ferrari prevede di poter ripartire e raggiungere ricavi netti pari a circa 4,3 miliardi di euro, purché "l'operatività non sia impattata da ulteriori restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19.
L’ebitda adjusted è previsto tra 1,45 e 1,5 miliardi di euro, mentre l’ebit adjusted dovrebbe essere compreso tra 0,97 e 1,02 miliardi. Il free cash flow industriale, infine, è previsto a circa 350 milioni di euro.
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