AP informa che a ottobre le autorità nordcoreane avrebbero giustiziato un importante commerciante di valuta "come capro espiatorio" - tuttavia non ci sono dati per confermare queste informazioni.
In questo modo il leader supremo del paese, Kim Jong-un, che in precedenza consentiva ad aziende e agricoltori di vendere liberamente una parte considerevole della loro produzione (fattore che ha portato alla formazione di una sorta di economia di mercato), cerca di prevenire il crollo della moneta nazionale durante la pandemia.
Gli analisti sudcoreani concordano sul fatto che questa misura di Pyongyang sia destinata al fallimento e che i suoi cittadini cercheranno di risparmiare quanta più valuta possibile nonostante le restrizioni.
Uno degli analisti del think tank sponsorizzato dai servizi di intelligence sudcoreani, Lim Soo-ho, ha avvertito - citato dai media statunitensi - che nel 2021, se la pandemia globale dovesse continuare, la Corea del Nord potrebbe affrontare una grave crisi economica paragonabile alla carestia che ha ucciso centinaia di migliaia di nordcoreani negli anni Novanta.
Intanto, a proposito di pandemia, sempre Kim Jong-un, ha dichiarato di essersi vaccinato con un preparato cinese.
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