Il presidente dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe, ha annunciato l'accordo, precisando che il trattato di riforma del Mes verrà firmato a gennaio, avviando così il processo di ratifica a livello nazionale. L’accordo ha ricevuto quindi anche l’appoggio dell’Italia. "Sarebbe contraddire le indicazioni del Parlamento se il ministro andasse a porre un veto", aveva annunciato questa mattina il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in audizione alle Camere.
Il presidente dell’eurogruppo ha poi aggiunto che è stato approvato l'anticipo al 2022 dell'avvio del “backstop”, il progetto per una rete di sicurezza finanziata dal Mes per il fondo di risoluzione unico delle banche. “Il backstop è l’ultima risorsa, la rete di sicurezza a nostra disposizione qualora ne avessimo bisogno”, ha sottolineato Donohoe.
The #Eurogroup takes crucial steps towards strengthening the banking union.
— EU Council Press (@EUCouncilPress) November 30, 2020
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Gentiloni: "Un grande successo"
“L'accordo è un grande successo e una buona notizia per la stabilità e la resilienza della zona euro, per i nostri cittadini e le nostre imprese. Non siamo alla fine del cammino, ma oggi abbiamo fatto un grande passo avanti”, ha commentato Gentiloni.
Riforma del Mes distinta da decisione Italia di usare il Mes sanitario
Oggi il ministro Gualtieri aveva sottolineato che “la riforma è una cosa distinta dalla decisione se utilizzare o meno il Mes sanitario da parte dell'Italia”.
“Su tale questione come noto esistono posizioni diverse nella maggioranza e ogni decisione dovrà essere condivisa e approvata dalla maggioranza e dal Parlamento", aveva aggiunto il ministro.
In diretta streaming la conferenza stampa sugli esiti dell’#Eurogruppo di oggi.
— Roberto Gualtieri (@gualtierieurope) November 30, 2020
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Se infatti il Pd è favorevole al ricorso al Mes, il Movimento 5 Stelle è contrario.
Oggi il capo politico del M5S, Vito Crimi, ha fatto sue le parole del ministro, affermando che “la riforma del Mes e il suo utilizzo, l'eventualità di farvi ricorso, sono due elementi totalmente distinti. Una distinzione chiara e sostanziale. Per quanto riguarda l'Italia, il nostro Paese non ha alcuna necessità di farvi ricorso".
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