Il governatore dello stato messicano dello Yucatán, Mauricio Vila Dosal, e i dirigenti della compagnia navale Fincantieri, hanno firmato una lettera di intenti con la quale la compagnia di Trieste si è impegnata a investire oltre 150 milioni di dollari per la costruzione di un cantiere navale nell’ambito dell’ampliamento e ammodernamento del porto di Progreso, il principale dello Stato, nei pressi dalla capitale Merida, dove una nuova area sarà destinata interamente ad attività industriali. Fincantieri riceverà la concessione quarantennale per la gestione in esclusiva del nuovo stabilimento.
“ll nuovo cantiere prevede al suo interno due bacini in muratura, i più grandi nel continente americano, in grado di ospitare navi fino a 400 metri di lunghezza, in particolare navi da crociera, nonché grandi portacontenitori e unità Oil & Gas che necessitano di operazioni complesse. Sarà dotato anche di una piattaforma di sollevamento di unità fino a 150 metri di lunghezza, circa 1.000 metri di banchine, gru, officine, attrezzature speciali, uffici e magazzini”, si legge nel sito dell’azienda italiana.
La lettera di intenti è stata firmata a distanza dal Segretario allo Sviluppo Economico e Lavoro dello Yucatán, Ernesto Herrera Novelo, e dal direttore della divisione Fincantieri Services, Giorgio Rizzo, con il patrocinio del governatore Mauricio Vila Dosal e del direttore generale di Fincantieri , Fabio Galla.
Il governo locale sarà responsabile delle gare d'appalto per i primi lavori di dragaggio, che dovranno portare il pescaggio di Puerto Progresso dagli attuali 9 a 15 metri, nonché della costruzione delle infrastrutture e degli impianti principali già a partire dal prossimo anno, per concludersi secondo gli accordi entro il 2027.
Fincantieri fornirà nel contempo tutta la consulenza e si occuperà dell’intera fase successiva che riguarda le strutture avanzate, le officine, i mezzi di sollevamento, gli equipaggiamenti e per finire l’avvio delle attività, compreso training del personale sia in loco che in Italia.
La compagnia italiana avrà anche il potere di fornire servizi richiesti dalla Marina messicana. Il Segretario allo Sviluppo Economico e al Lavoro dello Yucatán ha anticipato che il nuovo cantiere avrà un impatto sull'intera regione del Nord e Centro America, in quanto potrebbe attrarre navi attualmente servite a Houston o Panama.
Il Messico esporta una media di quasi 400 miliardi di dollari all’anno e ne importa per 350 miliardi circa, buona parte di questi via mare. A questo si aggiunge il ricco traffico crocieristico dei Caraibi che finita la pandemia riprenderà a pieno regime e che vede, proprio nello Yucatan, una delle principali basi di partenza. Il Golfo del Messico inoltre è un importante centro di attività estrattive, stoccaggio e spedizione di petrolio e gas naturale.
Cliccando sul bottone "Pubblica", conferisce il proprio pieno consenso all'utilizzo dei dati del proprio account Facebook perchè le venga data la possibilità di commentare le notizie sul nostro sito mediante l'utilizzo di questo account. Può consultare nel dettaglio le modalità di utilizzo dei dati nella sezione Informativa sull’utilizzo dei dati personali.
Può ritirare il proprio consenso cancellando tutti i commenti che ha scritto.
Tutti i commenti
Mostra nuovi commenti (0)
In risposta (Mostra commentoNascondi commento)