Il premier Giuseppe Conte è intervenuto in conferenza stampa, durante l'incontro con la presidente della Confederazione svizzera Simonetta Sommaruga, sulla polemica che ha investito il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, riguardo l'adeguamento degli emolumenti.
Il presidente del Consiglio, rispondendo a una domanda di un giornalista dell'agenzia Dire, ha messo subito in chiaro che, per quanto le prospettive di crescita siano meno dure rispetto al previsto, con un calo che si mantiene al di sotto della doppia cifra, il Pil non può fotografare la realtà molto complessa e articolata, con settori di popolazione in difficoltà e lavoratori che ancora non hanno ricevuto la Cig.
Rispetto a questa questione, la polemica sull'adeguamento degli emolumenti di Tridico appare del tutto secondaria, piuttosto "il presidente dell'Inps, i dipendenti e chi ha un ruolo deve lavorare giorno e notte, perché basta un solo lavoratore in deroga che ha preso la cassa integrazione a maggio ma non l'ha presa a giugno, luglio, agosto e settembre, per creare un problema perché vuol dire che un lavoratore, una famiglia non ha i mezzi di sostentamento", ha sottolineato Conte.
Accantonata questa questione, resta il tema dei cittadini rimasti senza Cig. "Non ha senso adesso dire che milioni l'han preso ma resta un numero contenuto che non ha ricevuto la cassa integrazione: quel numero contenuto sono vite sono famiglie che devono mantenersi".
Conte, poi, ringrazia pubblicamente gli imprenditori che "hanno anticipato la cassa in deroga ai lavoratori". Un gesto che "rende grande la comunità italiana ma noi dobbiamo lavorare sino al pagamento dell'ultimo lavoratore".
L'adeguamento retroattivo
La notizia dell'adeguamento dello stipendio a 150mila euro con effetto retroattivo per il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, diffusa il 26 settembre dal quotidiano La Repubblica, ha scatenato una polemica infuocata che ha costretto sia l'Inps che lo stesso Tridico a intervenire per le smentite.
Nello specifico l'Inps ha specificato che la misura non è retroattiva all'insediamento di Tridico, avvenuto nel maggio 2019, ma che dal 15 aprile 2020 lo stipendio è stato elevato a 150 mila euro annui. Inoltre ha definito priva di fondamento la notizia in merito ad un compenso arretrato al Presidente pari a 100mila euro.
Dal canto suo Tridico ha replicato dicendo che l'adeguamento non è retroattivo, ma decorrerà dal maggio 2020, la data di insediamento del nuovo Cda, e che la notizia su un arretrato di 100 mila euro è un falso.
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