Abbiamo un solo pianeta, ma viviamo come se ne avessimo tre a disposizione. Qualcuno ricorderà questa affermazione che è diventata uno degli slogan del Green New Deal dell’Unione Europea, inserito anche nel Circular economic action plan con cui l’Ue intende passare a una Europa più rispettosa dell’ambiente e meno sprecona entro il 2030.
Obiettivo raggiungibile? Tutto dipenderà dai cittadini dei 27 Paesi che compongono questa Unione.
L’obiettivo è aumentare il tasso di riutilizzo delle materie prime che risulta fermo al 12%. Imperativo superare la logica del monouso e costringere l’industria a progettare i materiali in modo eco-sostenibile: eco-design.
Obiettivo riparare non buttare
Gli obiettivi del contenimento delle risorse sono l’incentivo al riutilizzo, al riciclo e alla riparazione.
La riparazione… Ma come si fa a spingere su una “economia della riparazione” se gli smartphone (ad esempio) spesso conviene più sostituirli che ripararli? Se addirittura alcuni dispositivi elettronici più recenti sono impossibili da riparare?
Come si fa a riutilizzare un computer portatile se non è possibile aggiornarne la componentistica hardware oltre un certo limite (spesso il limite è imposto dal costruttore per fini commerciali)?
Risolviamo il problema degli imballaggi
L’Unione Europea si propone di risolvere problemi più semplici e che meno intaccherebbero la nostra vita quotidiana e soprattutto le nostre coscienze. In particolare vuole agire sugli imballaggi.
Quindi l’obiettivo è arrivare, entro 10 anni, ad avere sul mercato il 100% di imballaggi riutilizzabili o riciclabili e in modo sostenibile, anche se questo andrà a scapito dell’estetica degli imballaggi di determinati prodotti.
Del resto, se stiamo usando 3 pianeti e ne abbiamo 1, allora significa che viaggiamo oltre le nostre possibilità e che quindi dobbiamo ridimensionarci, anche usando imballaggi meno appariscenti e chic.
Raccolta differenziata più semplice
Alzi la mano chi non si è mai trovato davanti al dilemma di dove gettare i gusci dei molluschi: indifferenziato o umido/biologico? E dove si gettano le buste della spesa biodegradabili? E il Tetrapak, lo metto con la carta o dove? In questo ogni Comune, anche tra loro limitrofi, hanno le loro linee guida... differenziate.
L’Europa vorrebbe intervenire anche in questo campo, armonizzando il sistema delle etichettature e rendendo più semplice la raccolta differenziata. Vivaddio!
Una Europa unita nella raccolta differenziata
Ecco, forse l’Europa che trova difficoltà ad unirsi sui temi economici, grazie ai suoi cittadini potrebbe unirsi più e meglio sui temi dell’ambiente e trovare sistemi unici di lotta all’emergenza climatica in atto, che proprio confini regionali e nazionali non ha.
Cosa possiamo fare per l’ambiente?
- Comprare meno contenitori in plastica e preferire contenitori composti da materiali di maggiore durata.
- Evitare l’acquisto delle bottiglie di plastica e usare borracce realizzate con materiali diversi ed ecocompatibili.
- Usare buste della spesa in tessuto e non di carta o di plastica.
- Acquistare computer il più possibile aggiornabili nel tempo.
- In casa, usare i bicchieri di vetro per bere e non quelli di plastica.
- Preferire detersivi, detergenti e saponi alla spina o le ricariche ecologiche.
Cliccando sul bottone "Pubblica", conferisce il proprio pieno consenso all'utilizzo dei dati del proprio account Facebook perchè le venga data la possibilità di commentare le notizie sul nostro sito mediante l'utilizzo di questo account. Può consultare nel dettaglio le modalità di utilizzo dei dati nella sezione Informativa sull’utilizzo dei dati personali.
Può ritirare il proprio consenso cancellando tutti i commenti che ha scritto.
Tutti i commenti
Mostra nuovi commenti (0)
In risposta (Mostra commentoNascondi commento)